Autonomia auto elettriche: oltre 1200 km entro il 2020 per Tesla

Le recenti vicissitudini del mondo dell’auto convenzionale, con particolare riferimento al più vetusto dei combustibili fossili per la mobilità, come il gasolio ed alle manipolazioni avvenute sulle centraline recenti di un grane marchio automobilistico, relativamente alle emissioni, stando probabilmente dando una spinta propulsiva forse decisiva verso una mobilità elettrica oramai vicinissima alla definitiva consacrazione.


Come sappiamo, elemento fondamentale per tale consacrazione, il costo delle batterie, i tempi di ricarica e sopratutto la loro autonomia. Proprio relativamente a quest’ultimo aspetto, in continua evoluzione, lo sviluppo tecnologico è destinato ad ampliare la fetta di automobilisti che sceglie di acquistare un veicolo “zero emission”. Infatti sino ad oggi le auto elettriche, sono rimaste in un ambito di nicchia, legato principalmente alla copertura di tratte brevi e medie. Significativa in questo senso l’intervista rilasciata ad una emittente televisiva danese da un riferimento assulto del settore, come Elon Musk, CEO della Tesla Motors, compagnia californiana leader nel mercato delle auto elettriche. Nell’intervista Musk ha rivelato cheTesal mira ad aumentare ulteriormente l’autonomia delle auto elettriche nei prossimi anni, con quella della Model S che potrebbe raggiungere i 1.000 chilometri già tra appena uno o due anni

rispetto ai 700 con una ricarica completa della Tesla Model S in condizioni ottimali. Un mercato di riferimento per Tesla è oramai da tempo quello norvegese (vedi post “Mobilità elettrica: Norvegia sugli scudi“) e sono stati proprio due automobilisti norvegesi a superare recentemente questo record, guidando per 728,7 chilometri con un solo rifornimento elettrico, effettuato presso la stazione per la ricarica super veloce di Rødekro, in Danimarca. Un obiettivo che è stato possibile centrare mantenendo però una velocità media ridotta, pari a 39 chilometri orari. Musk, secondo le ultime dichiarazioni, ha rivelato gli ambiziosi obiettivi di Tesla Motors per i prossimi anni, che vanno ben oltre il mitico muro dei 1000 Km di autonomia. La compagnia californiana dichiara infatti che le proprie auto elettriche potranno vantare un’autonomia di 1.200 chilometri entro il 2020. Per quella data tesla dovrebbe aver reso disponibile anche la modalità di guida senza conducente, attraverso un sistema integrale, attualmente in fase di test, che potrebbe essere varrato entro i prossimi tre anni. Un altro anno o due dovrebbe poi essere necessario per ottenere le autorizzazioni necessarie alla commercializzazione della tecnologia. Una serie continua di progressi tecnologici che, per il colosso automobilistico americano, stanno aprendo la prospettiva di raggiungere l’obiettivo di vendita di 500.000 auto elettriche all’anno. Proprio secondo Musk, tra 20 anni la maggior parte delle auto immesse sul mercato sarà dotata di un sistema di guida completamente autonomo e di alimentazione elettrica. Un tema davvero importante quello della definitiva consacrazione della mobilità anche e sopratutto per le strette correlazioni che ha e che potrà avere con i sistemi di accumulo stazionari e con la stabilità del nuovo modello energetico distribuito e delle reti intelligenti o “smart grids” (vedi post “Sinergia edificio-auto elettrica: arriva la ‘smart home’ di Honda”) e come già da tempo molti autorevoli studi di qualche hanno fa avevano prefigurato (vedi post ““L’impatto della E-Mobility sul sistema di distribuzione elettrico”: le conclusioni degli esperti EnergyLab e RSE”).  Un tema sul quale proprio la stessa Tesla Motors, come azienda guida della mobilità elettrica, ha ben presente, visto che proprio pochi mesi fa ha presentato “Powerball” un battery pack per accumulo domestico stazionario (vedi post di Qualenergia).

Sauro Secci

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