Un grattacielo autopulente che combatte l’inquinamento: l’idea di Arconic

L’inquinamento atmosferico delle nostre città è divenuto oramai cronaca quotidiana, soprattutto in inverni come questo, caratterizzati da lunghi periodi di stabilità atmosferica e di stratificazione della bassa atmosfera.

Oltre alla esigenza di una completa rivisitazione della mobilità urbana alla luce di nuovi vettori energetici, la disponibilità di verde urbano è elemento essenziale di assorbimento degli inquinanti e di climateranti come la CO2. Una idea quantomeno affascinante dal fronte della ricerca è quella di arrivare a trasformare gli stessi edifici in “piante virtuali”, rendere possibile cioè, attraverso l’utilizzazione di nuovi materiali, la realizzazione di nuovi edifici urbani con capacità autodepurative dell’atmosfera (vedi post Ippocampo “L’architettura alla ricerca di nuove sfide: ecco il greenbuilding depurante anti smog“).

Da segnalare nell’ ambito dei nuovi materiali per il greenbuilding, gli interessanti sviluppi che sta portando avanti la società Arconic del gruppo Alcoa, con la predisposizione di nuovi materiali in grado di assorbire lo smog presente nella sempre più inquinata atmosfera urbana e la realizzazione addirittura di un futuristico grattacielo depuratore, per il quale bisognerà però aspettare fino al 2062. Pur trattandosi di una data così remota, la cosa fa ben sperare per una nuova era dell’edilizia, basata sulla sostenibilità come mezzo importante per combattere l’inquinamento.

L’innovativa tecnologia in questione si chiama Ecoclean, ed è stata messa a punto già nel 2011. Si tratta di particolari pannelli costituiti da una lamina autopulente che ha come componente fondamentale l’alluminio, in grado di “mangiare l’inquinamento” purificando l’aria circostante.

I pannelli compositi in alluminio “Reynobond” ed i fogli di alluminio preverniciati Reynolux con EcoClean  danno la possibilità di usufruire di un rivestimento in alluminio economico ed ecologico. Grazie alla radiazione solare ed all’umidità dell’aria, le particelle di sporco e smog vengono inertizzate, permettendo così ad EcoClean, di favorire l’autopulizia del rivestimento e contribuendo a mantenere l’ambiente pulito.

Sotto l’incidenza della luce solare, il rivestimento di biossido di titanio fotosensibile EcoClean, agisce come catalizzatore, anche in condizioni di scarsa umidità. In superficie, gli elettroni liberati dai raggi UV formano radicali che abbattono le sostanze organiche e le particelle di smog.  Nel contempo si forma una superficie superidrofila estremamente liscia e capace di attirare l’acqua. Anche in presenza di piccole quantità di pioggia o rugiada, le sostanze scomposte scivolano via, lasciando pulita la facciata. In questo modo il rivestimento si mantiene libero dalla sporcizia, rimanendo sempre pulito e contribuendo a mantenere esteticamente attraente l’edificio.

Alle capacità autopulenti del nuovo prodotto si aggiungono quindi le significative proprietà autopulenti e depurative . In base alle caratteristiche dichiarate, 1.000 mq di Reynobond|Reynolux con EcoClean, sono in grado di purificare dallo smog come circa 80 alberi equivalenti , proponendosi come soluzione nell’ambito della sostenibilità attiva , testimonia il forte impegno di Alcoa nei confronti dell’ambiente.

Riassumendo quindi EcoClean si presenta come prodotto ecologico ed economico:

  • 1.000 mq di EcoClean depurano l’aria quanto 80 alberi;
  • autopulizia grazie all’azione del sole e della pioggia;
  • i rivestimenti delle facciate rimangono sempre puliti;
  • vengono drasticamente ridotti i costi di manutenzione e di pulizia e non richiedendo l’uso di detergenti chimici.

Un ambito tecnologico da guardare con il giusto grado di curiosità, aspettando se questo innovativo edificio vedrà realmente la luce, a partire da una idea quantomeno affascinante.

A seguire un video sulla nuova soluzione messa a punto da Arconic

Sauro Secci

Articoli correlati