Trattamento Monsanto pre-raccolta sul Grano consentito anche in Italia

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Pensavamo si trattasse dell’ennesima “americanata” che mai sarebbe stata autorizzata in Italia, ed invece no; da questa campagna agraria, anche da noi, sarà consentita l’applicazione di glifosate sul grano in maturazione, per disseccarlo rapidamente insieme alle infestanti.


Non so se ricordate il vecchio post: “La ricetta segreta Americana per fare grano duro di qualità !!!“? In quella occasione ci occupammo della discussa, ma consueta, pratica del disseccamento artificioso delle colture con il glifosate. Nei territori più a Nord degli USA come del Canada infatti, le colture primaverili-estive (tra le quali il grano duro) vengono comunemente disseccate chimicamente in prossimità della raccolta. In queste zone la trebbiatura in alcune annate si può spingere sino a fine estate-inizio autunno, periodo nel quale il meteo si fa più fresco ed umido, per cui la maturazione naturale della granella stenta a concludersi ed i campi intanto tendono ad essere colonizzati da specie infestanti che rendono le operazioni di raccolta difficoltose. Così si procede con un trattamento disseccante pre-raccolta con il glifosate.

In Italia, sinora questa pratica non era consentita, in quanto il glifosate non era applicabile direttamente ed in modalità non selettiva sulle colture erbacee.
Dal 19/11/2012 tuttavia con regolamento Ministeriale n.14737, il prodotto commerciale Roundup Platinum della Monsanto Crop Protection (il più concentrato in glifosate p.a. 480g/l) è stato autorizzato dal Ministero della Salute per il trattamento pre-raccolta su grano ed orzo.
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Secondo quanto riportato in etichetta l’applicazione deve essere realizzata almeno 7 giorni prima della trebbiatura con una dose di 4,5 litri/ha, corrispondente a 2160 g/ha di principio attivo. Il momento ideale del trattamento è individuabile quando le cariossidi del grano hanno completato la fase di riempimento, a maturazione cerosa. Qui un articolo completo di Agronotizie che decanta le virtù del trattamento.
Benissimo, con questa annata così piovosa  al Centro-Nord Italia sono sicuro che la pratica giocoforza troverà estimatori. Al Sud-Italia ed in particolare in Sicilia per vari motivi credo che ne potremo fare a meno, e continuare a confidare nel clima caldo e asciutto che solitamente consente una ottima maturazione naturale delle granelle.
Tuttavia due aspetti è giusto che vengano ricordati:
1) l’applicazione di glifosate su una coltura destinata alla alimentazione umana non è una pratica raccomandabile in quanto secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO (pagg. 679-682) residui di glifosate si possono rilevare sia sulla granella trattata che sul macinato da essa derivato.Secondo lo studio suddetto, trattamenti pre-raccolta di glifosate alle concentrazioni suggerite da Monsanto (2160 g/ha) in Italia potrebbero determinare il superamento dei valori limiti residuali previsti dal Decreto del Ministero della Salute del 13/06/2007 (fissati in appena 10 mg/kg sul frumento).
2) Monsanto non lo dice nella brochure, ma la granella trattata con glifosate diventa sterile o anormale, per cui il grano trattato non potrà essere riutilizzato per la produzione di semente. E non ce lo racconta una sfegatata organizzazione ambientalista ma la Commissione Sementi del Nord Dakota (Stato Usa nel quale la pratica è diffusa). Vedi a tal proposito l’articolo di Duro di Sicilia : “98 buone ragioni per non importare granelle dal Nord-America?” e relativi link.
Insomma anche in Italia il cosiddetto “progresso” è giunto inesorabile…non so bene se e quali vantaggi avranno gli agricoltori (Nordici per lo più), ma certamente alcuni dati, riscontrabili in rete sugli effetti negativi del glifosate sulla salute umana, avrebbero dovuto rendere più prudente il nostro Governo (tecnico)  prima di autorizzare l’uso del Roundup in pre-raccolta sui cereali per l’alimentazione umana.
Per quello che vale, auspico che si continui ad utilizzare il buon vecchio Sole ed un pò di pazienza, per maturare il nostro grano.
P.S. Per la serie la trave e la pagliuzza: alcuni Senatori della Repubblica si sono adoperati nella scorsa legislatura per limitare l’uso del glifosate nella manutenzione stradale, ma non si sono resi conto che ne è stato autorizzato l’uso sul nostro principale alimento.
FONTE | Duro di Sicilia

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