Sardegna: medicina integrata anche nella sanità pubblica, al via ad una petizione

Avviata nell’isola una raccolta di firme per consentire anche alle strutture sanitarie pubbliche di fornire servizi di medicina integrata. I sardi sollecitano la regione a inserire le prestazioni di omeopatia, agopuntura, fitoterapia negli ambulatori delle ASL.


PETIZIONE PER LE MEDICINE COMPLEMENTARI IN SARDEGNA [Guarda il video]

La diffusione in Italia delle medicine complementari/non convenzionali (definite anche come MC/MNC, medicine integrative/integrate/CAM ecc) costituisce un fenomeno esteso e consolidato come dimostrano le indagini effettuate sulla materia.

Gli studi più recenti rilevano un utilizzo di agopuntura, omeopatia e fitoterapia intorno al 20%; mentre il Rapporto Italia di Eurispes, nel 2009, riferisce di 11 milioni di Italiani che ricorrono a queste terapie (18.5% della popolazione).

Molte Regioni italiane hanno adottato, da tempo, molteplici azioni, per garantire, efficacia, qualità e sicurezza sia per gli operatori sia per gli utenti. Nei Piani sanitari regionali di alcune Regioni e Province autonome (Campania, Marche, Emilia Romagna hanno istituito ambulatori convenzionati di MC) sono stati introdotti nell’ultimo decennio riferimenti a queste medicine e talora delle vere e proprie azioni programmate. In particolare il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una Legge Regionale la quale prevede l’istituzione, presso l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, dei Veterinari e dei Farmacisti, di elenchi di professionisti esercenti le medicine complementari (agopuntura, fitoterapia e omeopatia), definendo criteri minimi di regolamentazione della formazione validi sia per gli istituti pubblici e privati che la effettuano che per i professionisti e successivamente ha introdotto agopuntura, omeopatia,fitoterapia nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) regionali e nel 2011 ha aperto il primo ospedale di Medicina Integrata a Pitigliano.

Il 5 Luglio 2012 la Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni ha approvato un provvedimento che fissa le norme, finalmente valide per tutte le Regioni, per la formazione dei medici nelle MC (agopuntura, omeopatia,fitoterapia).

Nell’ultimo decennio, la ricerca scientifica su questa materia ha avuto un discreto sviluppo e compiuto importanti passi in avanti, raccogliendo prove di efficacia dei trattamenti complementari in diverse patologie, oltre che a supporto della qualità di vita delle persone affette da patologie importanti. Lavori sperimentali e studi clinici sulle medicine complementari/non convenzionali sono inseriti nelle banche dati accreditate internazionalmente e la bibliografia è costituita ad oggi da migliaia di pubblicazioni.

Lo straordinario successo del Congresso Mondiale di Medicina integrata di Firenze di fine settembre 2102 con oltre mille presenze da 36 paesi di 5 continenti, indica la raggiunta maturità della integrazione tra medicine complementari (Omeopatia, Agopuntura, Fitoterapia ecc) e la medicina classica del nostro sistema sanitario.

L’esperienza della Toscana dimostra che le leggi per la diffusione delle medicine complementari possono essere approvate all’unanimità degli organi legislativi ed in accordo con gli ordini dei medici e le università.

Questo accordo trasversale in nome della libertà di cura ha avuto delle ricadute del tutto positive sulla salute dei cittadini che hanno mostrato un notevole gradimento per il servizio tanto che oggi in ogni ASL della Toscana sono funzionanti gli ambulatori di MC e hanno permesso esperienze come quella in corso a Pitigliano (GR) dove è stato realizzato il primo ospedale pubblico di medicina integrata (a distanza di un anno e mezzo dalla sua istituzione, in questo piccolo ospedale sono stati realizzati oltre 8000 interventi di medicina complementare integrata e le liste di attesa di oltre 9 mesi indicano che la popolazione tutta ha trovato giovamento da questa prima esperienza di integrazione).

Sulla base di queste indiscutibili premesse, noi cittadini della Sardegna facciamo appello al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore alla Sanità affinché anche la nostra Regione intraprenda un percorso legislativo che conduca all’inserimento delle Medicine Complementari nei Livelle Essenziali di Assistenza secondo il modello della Toscana.

Tutto ciò potrebbe peraltro realizzarsi senza costi aggiuntivi per il fondo sanitario regionale, in quanto il processo di ristrutturazione in atto nel SSR prevede esuberi di posti letto e personale e tra i medici già in servizio molti sono gli operatori formati nelle MC che potrebbero essere destinati ai nuovi servizi.

A questo andrebbe sommato il risparmio della spesa farmaceutica che deriverebbe da una diffusione dei trattamenti di MC: come evidenzia lo studio di farmaco-economia della ASL di Lucca, infatti, il trattamento di pazienti affetti da asma e BPCO con rimedi omeopatici determina una minore incidenza di recidive e un risparmio economico per il SSR di circa il 30% rispetto ai pazienti trattati solo con farmaci tradizionali.

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e le associazioni dei cittadini dichiarano fin da ora la loro disponibilità a collaborare con gli Organi Regionali per la realizzazione di questa iniziativa legislativa a partire dalla istituzione di una commissione che valuti l’entità del fenomeno, il numero degli operatori del SSR già formati e proponga i primi provvedimenti operativi.

Articoli correlati