Ridurre i limiti di velocità in autostrada fa risparmiare carburante

Abbassare i limiti di velocità, sulle autostrade e non solo, non aiuta soltanto a ridurre il rischio di incidenti, ma riduce anche le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera: lo sostiene l’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), secondo la quale, in una situazione di guida con continue piccole accelerazioni e frenate, passare da una velocità massima di 120 km/h a un limite di 110 potrebbe ridurre il consumo di carburante del 12% per i diesel e, addirittura, del 18% per i veicoli a benzina.

Un risparmio significativo, ma che resta, per stessa ammissione dell’Agenzia, difficile da quantificare con precisione, a causa dei molti aspetti che influenzano le misurazioni; tuttavia, in uno scenario più realistico, riconosce l’Agenzia, il risparmio di carburante effettivo non andrebbe oltre il 2-3%.


In ogni caso, l’adozione di misure che limitino i consumi di carburante sarebbe piuttosto urgente, perché, sempre secondo i dati dell’Aea, rispetto ai livelli del 1990 l’Unione europea è riuscita a ridurre le emissioni di gas serra totali, ma ha visto peggiorare la situazione del comparto dei trasporti, per i quali la produzione di inquinanti è aumentata del 25% tra il 1990 e il 2008.

Complessivamente, il settore trasporti incide per quasi il 20% sulle emissioni climalteranti dell’Ue e il trasporto su strada, cioè quello interessato dai limiti di velocità, è proprio quello che incide maggiormente (94%) per quanto riguarda la produzione di CO2 dell’intero settore, e rappresenta oltre il 18% del totale delle emissioni dell’Ue a 27.

L’Aea sottolinea, in particolare, la necessità di intervenire sull’età media del parco auto, migliorando l’efficienza dei veicoli in circolazione.

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