Italia 100% rinnovabile nel 2050: uno studio del CNR

Molti in questi anni di transizione di modello energetico che, nelle diverse scale spaziali,formulano previsione circa la definitiva de carbonizzazione dei modelli energetici, nelle diverse scale spaziali, globali, conti natali, nazionali. Uno studio dal titolo “Italy 100% Renewable: A Suitable Energy Transition Roadmap”, riferito proprio al nostro paese è quello portato avanti da un tema di ricercatori del CNR IBIMET (Istituto di biometerologia) di Firenze e dell’Istituto dei materiali nanostrutturati di Palermo, pubblicato su ArXiv e scaricabile in calce al post. 

Secondo i nostri ricercatori un’Italia 100% rinnovabile non appare un miraggio, presentandosi come obiettivo raggiungibile entro il 2050. I risultati delle elaborazioni alla base dello studio sono state presentati lo scorso 4 ottobre a Roma, nel corso di un convegno su globalizzazione e innovazione tecnologica svoltosi presso la Camera dei Deputati. Il team ricerca, composto da Francesco Meneguzzo, Rosaria Ciriminna, Lorenzo Albanese e Mario Pagliaro ha tracciato una roadmap realistica per consentire all’Italia di soddisfare l’intero fabbisogno elettrico attraverso energie rinnovabili a basso costo come solare fotovoltaico, eolico ed idroelettrico, che coprono attualmente il 37% dei consumi elettrici nazionali.
Nelle loro elaborazioni i ricercatori hanno calcolato i costi della transizione energetica italiana, la capacità di accumulo necessaria a supportare la piena transizione verso le fonti rinnovabili, gli investimenti da sostenere e i tempi di rientro degli stessi.
Secondo le stime dei ricercatori del CNR il fabbisogno elettrico italiano entro il 2050 si porterà dagli attuali 315 a 730 miliardi di kWh. Una crescita enorme imputabile proprio alla elettrificazione dei sistemi di trasporto, del riscaldamento/climatizzazione e della produzione industriale.
Per soddisfare i consumi crescenti di elettricità a emissioni zero saranno fondamentali scelte governative capaci di supportare la crescita del fotovoltaico, con la potenza installata che dovrà passare dagli attuali 19 GW a ben 300 GW, una soglia superiore a ben 16 volte la capacità odierna.

consumitotalienergia

Proprio il fotovoltaico su tetto potrebbe fornire il 34% della nuova potenza fotovoltaica, con una produzione annua stimata pari a 126 miliardi di kWh. Ancora superiore dovrà essere la crescita della capacità di generazione eolica, che dovrà essere a ben 21 volte quella attuale, dovendo passare da 9 GW a 190 GW. Un ruolo assolutamente determinante nella transizione energetica del nostro paese il modello energetico distribuito e le energie rinnovabili, sarà quello dei sistemi di accumulo. Il team di ricerca del CNR spiega infatti che 550 dei 730 miliardi di kWh prodotti nel 2050 dovranno essere stoccati per gestire le pendolazioni produttive di elettricità di notte, nelle giornate poco soleggiate o in assenza di vento.

Molte da parte dei ricercatori, le aspettative riposte in una nuova tecnologia per l’accumulo energetico, che prevede l’immagazzinamento dell’elettricità in polisaccaridi prodotti dalla fotosintesi artificiale. Si tratta di una metodologia la quale, se adeguatamente sviluppata, potrebbe risultare più economica ed efficiente degli attuali sistemi di accumulo per le rinnovabili basati sulle batterie al litio.
Si tratterebbe di un nuovo metodo capace di convertiree la CO2 in polisaccaridi capaci di trasportare idrogeno ad alta densità energetica. Le stime parlano di densità di energia pari a 4.700 wattora per chilo, a fronte dei 200 wattora per chilo raggiunti attualmente delle batterie al litio maggiormente efficienti tra quelle presenti sul mercato.
Si tratta di una roadmap e di uno scenario, quello tracciato, certamente non privo di ostacoli e di variabili non adeguatamente definite, con uno degli scogli maggiori costituito dall’aumento vertiginoso della potenza eolica richiesto per centrare l’ambizioso target. Un incremento non facilmente raggiungibile a fronte della scarsità di siti idonei alla costruzione di nuovi parchi eolici.

costi_cumulati


Relativamente ai costi della transizione energetica verso le rinnovabili, il CNR stima una spesa di 32 miliardi di euro all’anno, totalmente compensata dai risparmi sulla produzione e sull’importazione di combustibili fossili, che attualmente costano 35 miliardi di euro annui.

Sauro Secci

Articoli correlati