Quanto sei bella (e calda) Roma…

Con la pubblicazione da parte del Comune di Roma della nuova Carta Idrogeologica, con implicazioni promettenti, tra cui l’impiego delle risorse geotermiche, la Capitale dispone da oggi di una mappa dettagliata delle sue falde acquifere e dei suoi corsi d’acqua.


 La nuova Carta Idrogeologica di Roma, frutto della sinergia tra l’amministrazione capitolina e un ampio ventaglio di istituti accademici e scientifici, è stata presentata a settembre in Campidoglio in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e con la partecipazione di oltre 350 tra esperti, funzionari pubblici e cittadini. La mappa è ora scaricabile in alta definizione dal sito del Comune di Roma con ampie “note integrative” che descrivono puntualmente la falda acquifera romana in ogni porzione del territorio.

E’ il frutto di un anno di lavoro che ha visto all’opera cinque enti universitari e di ricerca – Dipartimento di Scienze dell’università Roma Tre, Servizio Geologico d’Italia (ISPRA-SGI), Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (CNR-IGAG), Centro di Ricerca Previsione Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici (CERI – Sapienza), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – con il coordinamento del Campidoglio (Dipartimento Tutela Ambientale, coadiuvato dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica). Il tutto, in base a un protocollo d’intesa a titolo gratuito, ha fatto sì che il risultato sia stato raggiunto senza gravare economicamente su nessuno dei partner.

Il grande valore scientifico della carta si evidenzia anche dalle sue potenzialità e dalle possibili applicazioni nella programmazione di politiche e azioni per la tutela ambientale, la resilienza, le energie rinnovabili. Molteplici le potenzialità che la nuova mappa dischiude, su più fronti: programmazione della tutela ambientale e delle risorse idriche, resilienza (capacità di adattamento di un ambiente ai cambiamenti), energie rinnovabili.

Tra le implicazioni più promettenti, l’impiego delle risorse geotermiche: la carta dà conto delle temperature medie delle acque di falda (un elemento decisamente innovativo) e i dati mostrano valori termici spesso elevati, tali da prefigurare un alto rendimento energetico. Una vera manna per il riscaldamento e il condizionamento di case e palazzi. Roma può così aspirare a divenire una delle capitali europee della geotermia, riscaldandosi con il calore della terra, risparmiando denaro e abbattendo le emissioni di CO2.

Fonte: Geotermianews

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