Qualità dell’aria in ambito urbano: i risultati di un questionario on-line in Piemonte

Essendo reduci come Associazione Giga ed Ecofuturo Festival dalla bellissima giornata di sensibilizzazione sull’inquinamento atmosferico delle nostre città per il mondo politico e delle amministrazioni locali dall’eloquente titolo di “Spolveriamoci” presso il Senato della Repubblica del 18 maggio scorso, molto interessante una iniziativa della Regione Piemonte per tastare il polso della cittadinanza, su questo cruciale tema dei tempi moderni.

Si tratta dei risultati di un questionario on-line, promosso lo scorso anno nel periodo tra l’11 maggio ed il 31 agosto 2015, finalizzato alla verifica della consapevolezza della cittadinanza sulla sempre più diffusa preoccupazione verso l’inquinamento atmosferico, su un tema che colloca l’Italia tristemente al primo posto in mabito EU che secondo gli ultimi dati AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) (link tabella), con ben 84000 morti premature all’anno (rif. 2012). Un tema sul quale si registra una grande volontà di contribuire a risolvere il problema, attraverso la messa in atto di comportamenti virtuosi, che, coniugati alla implementazione di politiche adeguate, consenta di raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni. È proprio questo il quadro che emerge dall’analisi dei risultati del questionario on-line sulla qualità dell’aria (link sito), promosso e pubblicato sul sito della Regione Piemonte. Secondo l’Assessore regionale all’Ambiente della Regione Piemonte, il test ha fornito indicazioni utili “di cui si terrà conto nella realizzazione del Piano regionale sulla qualità dell’aria”.
Passando alla analisi dei risultati, la maggior parte dei cittadini che ha preso parte al sondaggio ha una percezione molto grave del livello di inquinamento ed è consapevole che la situazione sia ancora più critica nel bacino padano, rispetto ad altre zone d’Italia, con una consapevolezza oramai diffusa dell’influenza dell’inquinamento atmosferico su salute e spesa sanitaria. I partecipanti hanno individuato traffico veicolare privato, traffico da trasporto merci e riscaldamento civile come le tre principali cause dell’inquinamento dell’aria. Gran parte dei cittadini sa che ci sono strumenti di monitoraggio e di controllo della qualità dell’aria, consultando dati e informazioni, attraverso l’uso in primis di canali di grande penetrazione come tv, radio e quotidiani.

Relativamente ai comportamenti ritenuti più adeguati come contributo al miglioramento della qualità dell’aria in ambito urbano, i partecipanti al questionario hanno individuato al primo posto l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, seguiti dalla bici e dall’acquisto di auto ecologiche. Tutto ciò nonostante che solo il 37% dei partecipanti al test utilizzi i mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani, con l’auto privata che risulta ancora la più gettonata. Il sondaggio evidenzia poi come le auto elettriche sono considerate ancora troppo costose. Si registra poi una opinione ancora non del tutto favorevole al car sarin, con particolare riferimento a chi utilizza prevalentemente auto e moto private in esclusiva. Una forte richiesta da parte degli utenti è individuata dal questionario nell’aumento delle corse di autobus, tram e treni e l’ampliamento della rete di piste ciclabili, ben avanzato per esempio in città come Bologna (vedi post “Largo alle bici a Bologna: in arrivo la “tangenziale della bicicletta”), nonostante che il mezzo più utilizzato rimanga ancora l’automobile.
Molto forte da parte dei partecipanti al test il ruolo che gli stessi attribuiscono all’utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta, per il miglioramento della qualità dell’aria. Per i pendolari che convergono verso le città in treno, risulterebbe fondamentale la qualità del viaggio. Per chi predilige la bici per gli spostamenti, le richieste pressanti riguardano l’incremento delle opportunità attraverso nuove piste ciclabili ed una maggiore sicurezza. Al di là dei comportamenti dei singoli cittadini, la maggioranza dei partecipanti al test è fondamentale il ruolo delle amministrazioni pubbliche per migliorare la qualità dell’aria.

Giungendo ai comportamenti virtuosi maggiormente considerati dagli intervistati il podio è così composto:

  • riduzione delle perdite di calore;
  • maggiore uso dei mezzi pubblici;
  • incremento dell’utilizzo dei mezzi senza motore.

Il campione intervenuto sostiene poi, per il 60% che la Regione debba finanziare il miglioramento del trasporto pubblico e il 38% che si debbano dare incentivi per la riqualificazione energetica dell’edilizia residenziale.
Nelle 16 settimane di operatività dell’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, che ha raccolto le risposte di 1.847 cittadini, il 98% dei quali residente in Piemonte erano gli obiettivi dell’iniziativa sono stati:

  • raccogliere le consuetudini dei cittadini per comprendere meglio quali siano i comportamenti che quotidianamente incidono sulle emissioni in atmosfera di agenti inquinanti;
  • assicurare che le preoccupazioni dei cittadini fossero comprese e considerate;
    valutare la percezione che il territorio ha in merito a quanto finora è stato fatto dall’amministrazione per contrastare l’inquinamento atmosferico;
  • fornire degli approfondimenti tematici sugli argomenti trattati dalla consultazione grazie a delle schede tratte dalla “Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte 2014” realizzata da Regione e Arpa Piemonte.

Molto importante, anche per una corretta interpretazione dei risultati del questionario piemontese, il fatto che il periodo di indagine dello stesso (primavera-estate 2015), ha preceduto eventi come lo scandalo “Diesel Gate” che ha coinvolto grandi costruttori di auto, la conferenza internazionale delle Nazioni unite sul clima COP21 di Parigi e l’emergenza smog in Pianura Padana dell’autunno scorso. Indicazioni importanti che ritrovano affermazioni essenziali nel Vademecum presentato dalla rete di Ecofuturo al Senato della Repubblica lo scorso 18 maggio 2016, nella iniziativa “Spolveriamoci” e che riportiamo di seguito.

Sauro Secci

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