Nasce l’Alleanza Globale Geotermica

Trentotto paesi hanno dato il via ufficiale lunedì scorso a un’iniziativa volta a promuovere l’energia geotermica nei paesi in via di sviluppo come fonte alternativa al petrolio, gas e carbone. Il Global Geothermal Alliance, lanciato a margine dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite a Le Bourget, punta ad un aumento di sei volte della produzione di energia elettrica geotermica e a triplicare il tasso di riscaldamento abitativo di derivazione geotermica entro il 2030.


Allo stato attuale, la geotermia sta crescendo modestamente, a 3-4% l’anno, con una potenza installata di circa 12 GW. Eppure si tratta di circa 1/10 della sua reale potenzialità, stimata -secondo l’industria di settore- in circa 100 GW. Ma solo 24 su 90 paesi con potenziale geotermico effettivamente stanno utilizzando questa risorsa.

Uno degli scopi principali dell’Alleanza sarà proprio quello -attraverso l’azione congiunta dei propri membri- di superare “l’incertezza politica” circa la geotermia e rafforzare la base delle competenze del settore. L’iniziativa della Global Geothermal Alliance è stata tracciata nel settembre 2014 in un vertice organizzato dal segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon. I membri includono paesi ad elevato potenziale in Africa, Sud-Est asiatico e America Latina, che vanno dal Kenya e Tanzania, Malesia, le Filippine e il Guatemala.

L’energia geotermica è ritenuta eccezionalmente pulita, poiché il processo di estrazione di calore richiede emissioni molto più basse di biossido di carbonio (CO2) rispetto ai combustibili fossili. È anche considerata sostenibile, data la fonte quasi illimitata di energia presente nel sottosuolo. Per contro, gli ostacoli alla geotermia sono l’alto costo di perforazione e rischi connessi alla fase di esplorazione.

“Lo sviluppo dell’energia geotermica in particolare nei paesi in via di sviluppo deve affrontare sfide importanti”, ha dichiarato l’Alleanza. “A causa dei rischi legati alla perforazione geologica durante la fase di esplorazione, insieme con i relativi costi, il finanziamento della fase iniziale del processo è limitato agli investitori che comprendono e accettano i possibili rischi associati.”

Il lancio dell’Alleanza è avvenuto nel contesto dell’azione Energy Day a COP21, co-organizzato da IRENA (International Renewable Energy Agency) alla presenza di Ólafur Ragnar Grímsson, presidente dell’Islanda; Ségolène Royal, ministro dell’Ecologia, dello sviluppo sostenibile e l’energia della Francia; Judy Wakhungu, Segretario di Gabinetto per Ministero dell’Ambiente, acqua e risorse naturali del Kenya; Simon Bridges Ministro dell’Energia e delle Risorse della Nuova Zelanda.

Fonte: GeotermiaNews

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