Mappature geotermiche europee e tomografia 3D: il futuro della geotermia?

L’Europa ha predisposto un tool per il potenziale geotermico, CoSviG predispone un corso per l’utilizzo della tomografia elettrica tridimensionale nelle analisi geotermiche.


Continua senza sosta la corsa della ricerca sulle potenzialità geotermiche con 3 notizie che fanno ben sperare circa il futuro di questa importante (e sempre più diffusa) energia rinnovabile dalle molte sfaccettature. Se infatti in passato il ruolo della geotermia era solo quello della produzione elttrica derivante dall’utilizzo di fluidi ad alta entalpia, adesso anche i fluidi medio-entalpici possono essere ragionevolmente presi in considerazione per scopi produttivi e anche e sopratutto per i cosiddetti usi diretti del calore (serre, termalismo, acquacoltura, etc.).
La prima notizia viene dall’Europa dove uno strumento innovativo è da oggi a disposizione di tutti coloro che ne necessitino (utenti semplici ma anche urbanisti, ingegneri, enti pubblici, scienziati) per comprendere meglio quelle che sono le risorse geotermiche a disposizione in Europa. Lo strumento si chiama ThermoMap e dietro una, tutto sommato, intuitiva interfaccia web, nasconde anni di ricerche e rilevazioni che hanno consentito di stilare una mappa dettagliata europea. Lo strumento fornisce una mappa panoramica (European Outline Map) ma anche dati fruibili relativi alle condizioni geotermiche superficiali locali in siti di test selezionati.

È stato implementato anche uno strumento calcolatore che ha lo scopo di aiutare gli utenti nella valutazione della idoneità dell’area selezionata per un impianto geotermico superficiale.

Secondo quanto riportato dal sito lo scopo di ThermoMap è quello di “fornire una mappa del potenziale geotermico europeo come strumento di supporto per installazioni geotermiche fino a 10 metri di profondità, al fine di facilitare aree predisposte per lo sfruttamento del potenziale geotermico superficiale”.

Il progetto fa parte del 7 Programma Quadro dell’Unione Europea e conta 12 membri tra enti di ricerca e partner industriali; le nazioni coinvolte sono Islanda, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Germania, Austria, Ungheria, Romania, Grecia.

Sempre sul versante della diffusione della conoscenza, in tema di ricerca geotermica, è di pochi giorni fa la notizia che in Toscana, presso la sede di Energea di Larderello verrà organizzato un corso (a pagamento) per la formazione sull’utilizzo della tomografia elettrica tridimensionale per le analisi geotermiche del sottosuolo. La tridimensionalità consente infatti una maggior precisione nelle analisi volte a rilevare le ampiezze dei bacini geotermici e la loro profondità in maniera da ridurre, in sede di pianificazione delle perforazioni, il cosiddetto rischio minerario che, come sappiamo, finisce per influire in larga parte sui costi totali di una operazione del genere.

A CHI SI RIVOLGE IL CORSO:

Il corso, organizzato da CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) e da Energea, è rivolto ad ingegneri e geologi residenti nei territori geotermici toscani, con l’opportunità di avvalersi anche di alcune borse di studio che ne ridurranno il costo già abbastanza contenuto e fissato in 500,00 euro per ciascun modulo.

Il corso sarà composto da 2 moduli (il primo propedeutico, il secondo facoltativo) della durata rispettiva di 24 e 16 ore.

Le iscrizioni scadono il 18 Settembre 2013.

Per maggiori informazioni basterà seguire questo link.

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