L’etica d’impresa non è più una predica. Giampietro Zonta a Bruxelles

Una idea straordinaria quella di riscoprire nel segno dell’etica una delle tradizioni artistiche più importanti del Bel Paese, attraverso le nuove tecnologie, quella di una coppia di imprenditori veneti del distretto orafo vicentino come Giampietro Zonta e sua moglie Daniela Raccanello titolari di D’orica (link sito), primaria azienda del settore che esporta oltre l’ 80% della propria produzione. 

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A rendere ancora più significativa la testimonianza del titolare di D’Orica Giampetro Zonta, il fatto che a dare corpo al rilancio della seta in Italia, attraverso questo intreccio di preziosità con l’arte orafa, una cooperativa sociale, il “Cantiere della Provvidenza”, nata nel 2013 proprio dalla intuizione di una rete di soggetti, tra cui Dorica srl-Seta Etica come capofila, con il supporto del Consorzio dei Comuni Bim Piave, con l’obiettivo di rigenerare e valorizzare la società e l’ambiente, con la persona come fulcro di ogni attività. Una nuova realtà che opera nel mercato del lavoro, per andare oltre all’assistenzialismo e permettere l’accesso e lo sviluppo professionale di soggetti prevalentemente con disagio e disabilità. Una serie di elementi che stanno portando D’Orica Seta Etica alla acquisizione della B Corp Certification. Una Certified B Corporation o B Corp è un nuovo tipo di azienda che rispetta volontariamente i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza.

Ma lasciamo spazio alla testimonianza di Giampietro Zonta nel corso dell’evento Eco & Equo” del 1 marzo scorso presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.

Sauro Secci

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