“Le cause dell’agonia del settore termoelettrico italiano alimentato a gas” di Massimo Sapienza

Quali sono le cause dell’agonia del settore termoelettrico italiano alimentato a gas? E’ già perché mentre nella SEN cara al ministro Passera si vagheggiava delle sorti progressive dell’Italia hub del gas. La realtà è totalmente differente.


Oggi in Italia abbiamo una quantità mostruosa di impianti a ciclo combinato. Quasi 25 GW di impianti a gas costruiti durante un decennio di bolla fra il 2000 e il 2010. Una vera e propria euforia, una “corsa all’oro”, una infatuazione collettiva che ha portato alla costruzione di una imponente capacità di generazione elettrica alimentata dal gas e finanziata in project finance con i soldi delle banche.

Soldi, tanti soldi. Per 25 GW sono stati spesi non meno di 13 miliardi di Euro, di cui quasi una decina erogati dalle banche con finanziamenti strutturati a medio e lungo termine.

Che vuol dire tutto questo? Semplicemente che l’avidità l’ha fatta da padrone. Era bello scrivere un business plan che prevedeva un funzionamento del proprio ciclo combinato per 6000 ore all’anno, ottenere rendimenti industriali a due cifre con cui passare in banca e farsi finanziare per ottenere rendimenti post-leva da vera speculazione.

Peccato che fosse tutta una illusione. Chiunque nel settore sapeva che non c’era spazio per tutti progetti che erano largamente superiori alla possibilità di assorbimento del sistema italiano. Ma l’avidità ti spinge a pensare che saranno gli altri a rinunciare. L’avidità ti spinge ad andare avanti. E cosi ti ritrovi con un parco impianti che girano duemila e cinquecento ore. Poi la domanda scende molto per via della crisi ed è un disastro. Un fallimento annunciato.

I finanziamenti vanno in sofferenza, le banche cominciano a strillare, bisogna trovare una soluzione. Ci vuole un aiuto di stato che con i soldi di tutti eviti i fallimenti e cosi arriva il capacity payment. E cosi si fa lobby contro le rinnovabili. Si grida all’untore, si cerca il capro espiatorio. Si mistifica, si spostano i riflettori. Eppure la storia è semplice e antica. E’ solo una storia di pura avidità.

Massimo Sapienza

in Esclusiva per Ecquologia.com

Segui Massimo Sapienza su SOS Rinnovabili

Visita la nuova pagina Facebook di Ecquologia per essere sepre informato in tempo reale

Articoli correlati