L’annientalista e i 44.000 metri quadri di sonde

In un convegno sulla geotermia che abbiamo organizzato di recente con l’associazione Giga , dopo tre orette di confronto sulle innovazioni  e di consenso sulle nostre proposte si alza dal fondo della platea un annientalista pronto a svolgere il proprio compito.

L’annientalista è il virus letale che colpisce gli ambientalisti terrorizzati, non è colpa loro ovviamente, sono stati piano piano infettati dalla paura che tracima da ogni tg, da ogni talk show, da ogni convegno insomma da tutte le forme di informazione possibile.


Mai una buona notizia, sembra che le madri non allevino ma uccidano i figli e viceversa, sembra che la vita di coppia sia composta da omicidi oppure ad esempio, se la borsa perde, brucia miliardi di euro se invece va su fa una buona prova e basta.

C’è solo posto per i cazzotti e mai per le carezze e la popolazione si incupisce diventando terrorizzata di tutto e del contrario di tutto. L’annientalista  vede il cemento perché da quando gli speculatori non costruiscono più, dato che non vendono più neppure un gallinaio, è divenuto argomento sdoganato.

Asor Rosa se ne è accorto e perfino Renzi ha fatto un piano regolatore a consumo di suolo zero e quindi chi dice zero cemento ha finalmente quella attenzione dai media dopo che per 20 anni a quelli come me che il consumo di suolo zero lo chiedevano in pieno boom edilizio non ci hanno cagato neppure di striscio.

Adesso gli attenzionati dalla stampa sono gli annientalisti perché tanto il nucleare non si fa più, mentre le rinnovabili ancora si farebbero ma occorre farle andare piano…pianissimo. occorre disseminare sulla loro strada i dossi rallentatori, i cartelli attenzione agli smaltimenti (non è mai fregato un tubo a nessuno come si smaltivano le proprie scarpe multiplastiche petrolifere o le auto, ma cribbio devo sapere come smaltisco il pannello fotovoltaico) attenzione al paesaggio che è diventato intoccabile appena abbiamo terminato la posa degli elettrodotti, lo scavo dei metanodotti e la rete delle antenne….basta! Ora non si tocca più nulla. Pale eoliche stop, via i pannelli solari anche dai tetti vicini ai centri storici, blocco degli impianti termodinamici anche nelle aree dismesse e industriali, no agli impianti con il moto ondoso, figurarsi l’idroelettrico, le biomasse, il biogas e la geotermia.

Attenzionatissimi questi geni dell’autorete,  ogni volta che un annientalista come il grande Comunardo Niccolai (1) spara un gol nella porta della lotta ai cambiamenti climatici viene pubblicato e ripubblicato perché ogni kw elettrico per la luce e termico per il riscaldamento non prodotto da rinnovabili resta appannaggio di carbone, gasolio e gas oltre che del nucleare francese da esportazione.

Adesso vorrei sapere come la presenteranno gli addetti stampa delle major petrolifere de noantri questa affermazione su 44.000 metri quadrati di trivelle? Una tela ordito e trama di tubi che sono stati messi sotto terra creando questo oscuro asfalto tubico? Un groviglio inestricabile dove si smarriranno i lombrichi con grave danno alla biodiversità? E come descrivere l’innovativa descizione dei kw in watt per fare una paura fottuta che ha trasformato 2000 kw termici geotermici in 2 milioni di watt?

Ebbene l’annientalista descriveva uno stabilimento che si è riconvertito a energia geotermica a bassa entalpia e che sotto le sua ragguardevoli dimensioni ha  bucato il sottosuolo per infilarci delle sonde di scambio termico verticali che scambieranno il calore interno con il fresco del sottosuolo in estate e che faranno l’esatto contrario in inverno per riscaldare tutto lo stabilimento, senza metano, senza gasolio semplicemente prendendo in prestito il calore di inverno e restituendolo a madre terra d’estate.

No alle trivelle gli hanno detto, d’ora in poi diciamogli anche petrolifere altrimenti appena vede un abitante del Sahel impugnare una trivella per cercare l’acqua in nome del paesaggio lo bloccherà decantando i benefici effetti di quelle belle bottigliette magari da mezzo litro colorate e sponsorizzate.

Pur di ritardare il cambiamento ineluttabile verso le rinnovabili cercando di invertire la rotta dei cambiamenti climatici si usano questi Tafazzi (2) interni ai movimenti di opinione vittime e contemporaneamente complici inconsapevoli della propria persecuzione.

Sinceramente alla fine del dibattito non ce l’ho fatta più, ho urlato.

Fabio Roggiolani

(1) Comunardo Niccolai per i ragazzi che non lo conoscono era un giocatore del cagliari che ha segnato anche memorabili autogol

(2) Tafazzi era un personaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo che si dava delle clamorose bottigliate sugli attributi.

Articoli correlati