Incremento autonomia auto elettriche: un aiuto dai “navigatori ecologici”: consumi ridotti fino al 51% con un nuovo navigatore

La definitiva consacrazione della mobilità elettrica è legata strettamente alla autonomia ed ai nuovi progressi che si stanno registrando sul fronte delle batterie da un lato ed alla realizzazione di infrastrutture di ricarica distribuite funzionalmente sui territori e con una più elevata standardizzazione dall’altro (vedi post “Un’alleanza per unificare i sistemi di ricarica e pagamento delle auto elettriche“). 


Sul fronte dell’autonomia oltre ad interventi attivi, legati alla efficienza ed alla densità energetica conseguibile dai nuovi accumulatori, vanno considerate anche “azioni passive” o indirette come quella a cui ha pensato un gruppo di ricercatori americani dell’Università della California, il Riverside’s Bourns College of Engineering, il quale ha messo a punto un sistema di navigazione che consente una sensibile diminuzione dei consumi energetici delle auto elettriche, con evidenti positive ricadute per l’ambiente e per l’economia di esercizio e funzionale dei nuovi veicoli elettrici.

Nissan Leaf

Si tratta di uno nuova forma di “navigazione ecologica”, che, tenendo conto di una nutrito set di parametri, è in grado di elaborare e suggerire il percorso migliore dal punto di vista del consumo energetico. Il software messo a punto, non si limita a suggerire la strada più breve o quella a meno densità di traffico, ma prende in considerazione un grande numero di variabili che vanno ben al di là dell’offerta dei navigatori convenzionali. Si tratta in sostanza di un autentico sistema di “eco-routing”, che considera il tipo di strada, la lunghezza del viaggio, il traffico in tempo reale e molti altri dati che, elaborati contestualmente, possono consentire un taglio dei consumi dal 25 al 51%. Si tratta di un dato consolidato attraverso alcuni viaggi sperimentali compiuti dal team di ricerca con mezzo elettrico nella zona del campus di Riverside. Il team ha impostato tre diversi sistemi di navigazione scegliendo di volta in volta:

  • il percorso che assicurava la distanza più breve;
  • il percorso con il minor tempo impiegato;
  • il percorso con il più basso consumo energetico.

Le prove hanno visto protagonista un auto elettrica di riferimento nel mercato attuale, come la Nissan Leaf, nel’arco di 100 viaggi effettuati, in modo da raccogliere un insieme di dati che sono stati poi usati per mettere a punto l’algoritmo del sistema di navigazione. Davvero lusinghieri i risultati, che hanno evidenziato un significativo risparmio di energia rispetto a quello conseguito con altri navigatori, a tal punto che il ricercatore principale del progetto,Guoyuan Wu (foto a sinistra), ha affermato che il sistema ha un grande potenziale per la commercializzazione, ovviamente dopo ulteriori ottimizzazioni ed affinamenti legati all’utilizzo quotidiano.

Sauro Secci

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