Il traffico pesante alla prova dell’Euro VI: ecco il revamping dual fuel del diesel “Made in Italy” nelle neostrade (Roasio-Ciucci)

Proseguendo il lungo percorso nella esplorazione dei tanti interessantissimi contributi presentati nell’articolato convegno “Dalle autostrade alle neostrade….”, organizzato dallaAssociazione Giga (link sitoil 13 ottobre scorso presso il Museo Piaggio di Pontedera e rimanendo al tema centrale della riconversione dei mezzi di trasporto, è il turno del revamping di mezzi di trasporto pesante diesel a gas (metano, GNL., biometano).


Anche in questo caso parliamo di una straordinaria sinergia di tecnologie “made in Italy”, che ha messo insieme l’esperienza nell’elettronica di controllo per la mobilità al servizio dell’ambiente dell’azienda piemontese Ecomotive Solutions (link sito), con quella altrettanto significativa della livornese HVM (link sito), leader a livello europeo nelle tecniche di criogenizzazionesia per applicazioni stazionarie (ospedaliere, alimentari, etc.) ed oggi anche in quelle della mobilità con particolare riferimento ai serbatoi criogenici impiegati nei mezzi a gasolio convertiti a GNL, che permettono lo stoccaggio operativo ed in perfetta sicurezza a bordo del mezzo, del metano liquido GNL, ad una temperatura di esercizio di circa -160 °C. Una ulteriore dimostrazione delle enormi potenzialità che il nostro paese possiede, troppo spesso non adeguatamente valorizzate da chi deve pianificare le scelte strategiche anche su questo cruciale tema, materializzato dalla sinergia perfetta di due aziende di altissime e versatili tecnologie, elementi fondamentali per la messa a punto di soluzioni commercialmente consistenti, efficaci ed efficienti. Elementi fondamentali per intervenire su di un parco viaggiante decisamente datato come quello italiano dei mezzi pesanti, nel quale la tecnologia Ecomotive risulta determinante soprattutto nella transizione in corso, consentendo la riconversione ecologica dei mezzi convenzionali diesel, con la innovativa centralina di controllo “d-gid” (vedi schema a fianco). Il sistema Dual Fuel “d.gid”, permette di alimentare il motore Diesel di un veicolo con una miscela omogenea di gas e gasolio. Il Gasolio, iniettato in quantità ridotta, innesca la combustione della miscela aria/gas calcolata dall’elettronica del sistema D – Gid che colloquia con il sistema originale di gestione del motore attraverso un apposito bus, consentendo un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti come CO, HC, NOx e le famigerate polveri fini (PM) , riducendo nel contempo di oltre il 50% anche le emissioni climalteranti di CO2 in atmosfera. La differenza di prezzo fra i due carburanti, consente inoltre di conseguire una significativa riduzione dei costi di gestione del veicolo oltre ad incrementarne significativamente l’autonomia. Ovviamente per la parte gas il sistema prevede l’utilizzo sia di metano compresso convenzionale ad oltre 200 bar che GNL (metano liquido) a bassa pressione,che può essere anche di matrice rinnovabile come biometano da biogas da agricoltura o da FORSU, utilizzando i serbatoi criogenici della livornese HVM (foto a sinistra), la quale ha messo a disposizione il tuo grande know-how per la customizzazione delle soluzioni. Proprio per gli aspetti legati all’utilizzo del biometano, a valle della competa definizione anche in Italia, del quadro normativo, Ecomotive Solutions ha messo a punto anche specifiche soluzioni per la riconversione delle macchine agricole, che consentirà veramente la produzione di biometano a km zero per le azienda agricole.

A seguire le mie interviste a Roberto Roasio (Ecomotive Solutions)

ed a Renzo Ciucci (HVM)

Concludendo, l’intervento di contesto del Vice Presidente Giga Fabio Roggiolani, organizzatore principale del convegno, che traccia un quadro della bellissima iniziativa.

Sauro Secci

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