Il ruolo dell’auto elettrica nella transizione energetica: un nuovo report di IRENA

La progressiva quota di veicoli elettrici nel contesto della mobilità, si colloca nel più ampio contesto di migrazione verso un modello energetico distribuito, bidirezionale e quindi intelligente, basato sulle energie rinnovabili, nel quale il bilanciamento della rete verrà a sua volta gestito in modalità di intelligenza distribuita.

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Ad approfondire questo specifico aspetto della mobilità elettrica, un nuovo rapporto di IRENA, nel quale si esplora come la sempre più ampia diffusione di auto elettriche potrebbe creare, proprio grazie a nuovi protocolli intelligenti,  una considerevole capacità di accumulo, utile proprio al bilanciamento delle reti elettriche e all’integrazione delle fonti rinnovabili, che hanno tra loro anche energie discontinue molto significative come eolico e fotovoltaico.

Nel suo ultimo report dal titolo “Innovation Outlook: smart charging for electric vehicles, IRENA, illustra ai decisori politici le modalità di sfruttamento delle potenzialità offerte dall’evoluzione tecnologica, in atto nell’ambito della mobilità elettrica, a sostegno della transizione energetica dalle energie fossili a quelle rinnovabili.

L’aspetto di base costituto dal tempo medio nel quale una macchina rimane parcheggiata, pari al 95% e quindi, attraverso una seria pianificazione e una adeguata infrastruttura di rete, questo aspetto potrebbe trasformare i veicoli elettrici collegati alla rete in grandi sistemi di accumulo, adottando sistemi di ricarica intelligente bidirezionale, nella quale, quando la batterie del mezzo è carica, diviene a sua volta un elemento di scambio a sostegno della rete elettrica stessa.

Come ha affermato presentando il report Dolf Gielendirettore dell’Innovation and Technology Centre di IRENA, “La ricarica intelligente è una delle innovazioni che IRENA sta seguendo da vicino e che presenta numerosi vantaggi. Riducendo lo stress che la ricarica delle auto elettriche potrebbe creare sulla rete, essa può rendere i sistemi elettrici più flessibili, consentendo l’integrazione di elevate quote di energia rinnovabile nelle reti esistenti e favorendo una mobilità a basse emissioni di C02.


Sono già molti i sistemi intelligenti di ricarica di questo tipo come il cosidetto V2G (Vehicle-to-Grid), che consente al veicolo elettrico non soltanto il prelievo di energia dalla rete, ma anche l’immissione nella stessa. Una tecnologia, quella  V2G, che può addirittura dare opportunità di guadagno ai proprietari di auto elettriche, fornendo servizi ausiliari alla rete.

Fonte: Report “Innovation Outlook: smart charging for electric vehicles” di IRENA

Come afferma al riguardo l’analista di IRENA Francisco Boshell, “Ne abbiamo visto un esempio nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e in Danimarca. Ad esempio, dal 2016, Nissan, Enel e Nuvve hanno avviato dei progetti pilota di gestione dell’energia che hanno consentito ai proprietari di veicoli elettrici di operare come hub … e di guadagnare denaro, immettendo nella rete l’energia accumulata tramite i caricabatterie bidirezionali di Enel”.

Un ambito molto importante per permettere una fluidità nella migrazione delle reti elettriche verso il modello distribuito, visto che la diffusione di veicoli elettrici (EV) a cui assisteremo nei prossimi anni viene stimata in oltre 1 miliardo di auto elettriche in circolazione entro il 2050, ponendosi come elemento di svolta per la transizione energetica e la mobilità sostenibile, con i redattori del nuovo rapporto che invitano i decisori politici a coglierne tutte le opportunità. 

Link per scaricare il nuovo Rapporto di IRENA “Innovation Outlook: smart charging for electric vehicles” 

 Sauro Secci

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