I pescatori, a 19 anni dalla prima proposta Roggiolani, aiuteranno a ripulire il mare

Una svolta importante quella del Consiglio dei Ministri, che, nella riunione del 4 aprile 2019, ha approvato il disegno di legge Salvamare presentato dal ministro dell’Ambiente. Finalmente i pescatori potranno portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti, mentre finora erano costretti a ributtarla in mare perché altrimenti avrebbero compiuto il reato di trasporto illecito di rifiuti, sarebbero stati considerati produttori di rifiuti e avrebbero dovuto anche pagare per lo smaltimento.

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Si tratta del coronamento di un obiettivo a lungo rincorso da Fabio Roggiolani, che ben 19 anni fa, in veste di Consigliere della Regione Toscana dei Verdi, aveva portato avanti con grande convinzione e determinazione questa battaglia in difesa del mare.

Quella della plastica in mare è un’emergenza planetaria, da affrontare adesso senza più rinviare. L’Italia, che è bagnata per due terzi dal mare, vuole essere leader nella soluzione: appena la Direttiva europea sulla plastica monouso sarà pubblicata, sarà la volta della legge per dire stop al monouso anche in Italia.

Con la legge Salvamare appena approvata, intanto, i pescatori che diventeranno “spazzini” del mare potranno avere un certificato ambientale e la loro filiera di pescato sarà adeguatamente riconoscibile e riconosciuta. I rifiuti potranno essere portati nei porti dove saranno allestiti dei punti di raccolta e verranno introdotti dei meccanismi premiali per i pescatori.

Guarda il video Facebook con la dichiarazione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa

Link articolo originale SNP Ambiente (Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale)

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