Festival dell’Acqua 2017: arriva la “#Waterevolution” di CAP

Il settore del biometano, con il completamento del quadro normativo di riferimento, sta dando un grandissimo impulso alla revisione dei processi verso scenari di economia circolare, sia nel settore della gestione integrata dei rifiuti, con particolare riferimento alla valorizzazione della FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) attraverso la digestione anaerobica, sia in quello della depurazione delle acque.

Proprio in quest’ultimo ambito infatti, gli impianti di depurazione delle acque, attraverso una completa revisione dei processi, potrebbero trasformarsi in autentiche bioraffinerie, capaci di recuperare energia dalle acque fognarie, riaprendo vecchi canali rogge costruiti magari nel medioevo per ridurre l’impatto delle sempre più frequenti bombe d’acqua, mettere in campo le tecnologie più avveniristiche per il controllo dell’acqua potabile e della falda. Proprio un mosaico così composito di interventi nel segno di sostenibilità ed innovazione è alla base della nuova filosofia che uno dei gruppi più efficienti a livello nazionale nel settore delle acque, come il Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato dell’area metropolitana di Milano. Una nuova filosofia quello del Gruppo CAP, che ha portato la sua bellissima testimonianza anche nella edizione 2016 di Ecofuturo con il suo presidente Alessandro Russo, che verrà presentata al prossimo Festival dell’Acqua di Bari, in svolgimento dall’8 all’11 ottobre.

Una nuova strategia quella di  #Waterevolution, basata su un futuro nel quale l’acqua rappresenta un vettore di grande innovazione delle nostre città, sempre più proiettate verso la sostenibilità attraverso logiche di smart city, dove l’acqua del rubinetto è monitorata attraverso sofisticate tecnologie, che consentono di dissetarci in sicurezza e con gli scarichi delle nostre case veicolati verso reti fognarie e depuratori intelligenti che trasformano l’acqua di scarto in energia.

Una presenza importante quella di quest’anno del gruppo CAP ad un evento come il Festival dell’Acqua, giunto quest’anno alla quarta edizione, organizzato da Utilitalia, la Federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, in un settore che vede proprio il campo dell’economia circolare e del riutilizzo di ciò che già si produce dove si potranno giocare tutte le più grandi sfide che il settore idrico si trova oggi ad affrontare.

Nell’occasione dell’evento il Gruppo CAP arriverà in macchina al festival con una Fiat Panda Natural Power alimentata col biometano prodotto da acque reflue grazie alla sperimentazione in corso al depuratore di Bresso-Niguarda (Milano) nell’ambito del progetto #BioMetaNow (Link articolo LifeGate), promosso in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat, partendo il 7 ottobre da Milano, proprio dal depuratore di Niguarda-Bresso e arrivando a Bari l’8 ottobre per l’apertura del Festival, dove l’auto a biometano sarà esposta nel cortile dell’Università.

Nel lungo percorso verso Bari la Panda a biometano di Gruppo CAP farà una prima tappa a Rimini, per annunciare la presenza alla prossima edizione di Ecomondo (novembre 2017), e una seconda fermata a Cascia, dove l’azienda idrica ha avviato la realizzazione di una struttura antisismica polivalente che ospiterà aule scolastiche e uffici pubblici oggi inagibili attraverso un progetto finanziato dall’ATO Città metropolitana di Milano che ha destinato alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso anno gli introiti delle sanzioni per le violazioni sugli scarichi fognari, e ha affidato la progettazione proprio al Gruppo CAP.

Ricca anche la partecipazione ad eventi e workshop inseriti nel Festival dell’Acqua, con testimonianze del Gruppo CAP lunedì 9 ottobre, nella sessione plenaria sull’attuazione dell’Agenda Onu 2030, quando il presidente Alessandro Russo parlerà dell’impegno di CAP alla ricerca delle migliori tecnologie finalizzate all’offerta di un servizio efficace ed efficiente, strettamente coniugato alla sostenibilità economica e ambientale.

Il giorno successivo, martedì 10 ottobre, sarà il direttore generale di CAP Michele Falcone, a confrontarsi con i rappresentanti di altri importanti operatori del settore idrico sul ruolo della regolazione nell’accompagnamento dello sviluppo dei servizi idrici nei nuovi scenari, affrontando quali evoluzioni degli strumenti regolatori saranno necessari per supportare nel percorso le aziende nell’esigenza di rendere più resiliente l’intero sistema anche a fronte dei sempre più frequenti episodi di siccità alternati ad eventi pluviometrici estremi, oramai divenuti non più eccezionali.

A completare il nutrito quadro di testimonianza dell’azienda dei servizi idrici integrati milanese saranno poi Pier Carlo Anglese, il quale parlerà delle possibili alleanze e sinergie tra agricoltura e gestione de servizio idrico integrato per fra fronte ai sempre più frequenti eventi meteorici estremi e dell’esigenza di un approccio olistico, trasversale e condiviso, capace di proporre soluzioni concrete a una delle maggiori emergenze proposte dal XXI secolo. Sarà poi Andrea Lanuzza a presentare i progetti innovativi nell’ambito della depurazione, a partire dalla valorizzazione dell’acqua depurata e soprattutto dei fanghi di supero. potenziale fonte di numerosissime sostanze nutrienti, con le grandi potenzialità energetiche offerte dal processo di depurazione nell’ambito di biogas e biometano, in processi di riconversione che vedono vecchi depuratori trasformati in autentiche bioraffinerie verdi capaci di produrre biometano ed energia termica, con recupero dei nutrienti con la produzione di compost, bioplastiche e fertilizzanti naturali. A concludere il quadro delle testimonianze di CAP, sarò infine Davide Chiuch, il quale parlerà dell’esperienza derivata dall’applicazione del Water Safety Plan nella gestione dell’acquedotto, con il gruppo CAP che, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, è stato tra le prime aziende italiane ad adottare il WSP, estendendone oggi l’applicazione a tutti gli ambiti territoriali serviti, in un coraggioso investimento coraggioso che introduce per la prima volta una valutazione preventiva dei rischi finalizzato ad adattare il sistema dei controlli alle specifiche realtà territoriali.

Nell’ambito del Festival dell’Acqua vi sarà anche un momento dedicato ad un confronto tra operatori dell’acqua dei paesi UE, con un convegno dedicato ai diversi approcci di “Welfare Idrico” grazie alla collaborazione con Aqua Publica Europea, l’associazione internazionale che raggruppa le aziende pubbliche dell’acqua, di cui è vicepresidente lo stesso Alessandro Russo del Gruppo CAP. Nella giornata di martedì 10 ottobre, presso l’Università degli Studi di Bari, sarà così possibile confrontarsi con aziende francesi, irlandesi, scozzesi, tedesche e di molti altri Paesi UE, alla ricerca condivisa delle migliori soluzioni applicative per coniugare al meglio il principio del diritto all’acqua con l’esigenza del recupero completo dei costi di gestione del servizio.

A seguire un video di AdnKronos che ci introduce alle nuove iniziative del Gruppo CAP,  con il Presidente Alessandro Russo.

e la testimonianza del Presidente del Gruppo CAP ad Ecofuturo 2016 di Rimini

Sauro Secci

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