Eolico e Fotovoltaico procapite: una nuova geografia

Quello delle energie rinnovabili è un settore in continua evoluzione e propulsore fondamentale della grande rivoluzione energetica distribuita. Sono state le cosiddette “nuove rinnovabili”, come eolico e fotovoltaico ad innescare questa grande evoluzione del mondo dell’energia, dando forma decisamente più diffusa e distribuita sui territori, rispetto alle rinnovabili storiche come idroelettrico e geotermoelettrico.


Nel popolato universo di rapporti e statistiche che cercano di seguire l’evoluzione in atto, anche un rapporto molto particolare dell’associazione svizzera SolarSuperState, uscito anche quest’anno su dati relativi al 2014, che evidenzia l’andamento della capacità installata procapite di fotovoltaico e l’eolico a livello a mondiale, con una classifica che assume un volto decisamente diverso.
Una visione originale vista l’abitudine di presentare classifiche mondiali sulle energie rinnovabili che prendono in considerazione la potenza totale installata, che presenta come, alcuni piccoli paesi, nella maggior parte non presenti nelle classifiche, balzano in testa, con, di contro, grandi potenze come Usa e Cina, che scompaiono dai primi tre gradini del podio.

Fotovoltaico: in testa alla classifica compare il minuscolo paese del Liechtenstein, con 481 watt procapite, ponendosi davanti alla Germania, seconda con 473 watt. Buona la posizione dell’Italia, al terzo posto con 303 watt, in virtà soprattutto nelle grandi performance conseguite fino al 2013. Nella classifica sono poi molti altri i piccoli paesi, di solito assenti dai primi posti, come il Belgio con 275 watt e addiritturaCittà del Vaticano con 264 watt, protagonista di diverse installazioni come l’impianto da 200 kWp installato sopra l’ampia copertura dell’Auditorium Paolo VI.

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Tra i colossi dell’industria solare, il primo della classifica è il Giappone, solo al decimo posto con 183 watt. Per trovare gli altri grandi colossi, dobbiamo scendere oltre il trentesimo posto con gli USA con appena 58 watt procapite ed addirittura al 41° posto per trovare la Cina con 21 watt procapite. Tornando all’Europa, la Spagna figura al 17° posto con 116 watt, la Francia al 22° con 83 watt, mentre addirittura fuori classifica la Gran Bretagna nonostante che nei dati relativi al 2014 risulta il paese con la maggiore crescita di installato in Europa.

Eolico: Anche la classifica dell’eolico fatta nel rapporto, presenta i suoi “piccoli, visto che in testa figura la Danimarca con 852 watt procapite, famosa anche per la grande wind farm off shore davanti al porto di Copenaghen, seguita dalla Svezia con 557 watt, dalla Spagna con 495 watt, dall’Irlanda con 493 watt e dalla Germania con 484 watt. Anche in ambito eolico, ad affiancare grandi paesi dalla forte tradizione eolica come la Germania e Spagna oltre alla Danimarca, figurano piccoli paesi assenti dalle grandi classifiche come Svezia, Irlanda e il Portogallo, quest’ultimo appena dietro la Germania con 469 watt.


L’Italia è collocata al ventesimo posto con 142 watt seguita dalla Francia con 138 watt, mentre anche qui bisogna andare molto indietro per trovare i grandi colossi come gli USA, al decimo posto con 207 watt e la Cina, trentesima con 71 watt.

Una notazione importante che arriva dagli autori del rapporto, pubblicato sul portaleRenewables International, riguarda il fatto che la classifica dell’installato procapite non rappresenta il parametro migliore da tenere in considerazione, dal momento che ad esempio gli statunitensi consumano molta più elettricità dei tedeschi, derivandone che per rendere più rispondente alla realtà la classifica, sarebbe necessario dimezzare la quota statunitense.

Sauro Secci

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