Ecofuturo 2018: “Spolveriamoci” e le tante soluzioni del teleriscaldamento per le nostre città: tutti gli atti

A distanza di oltre due anni da quel 18 maggio 2016, quando presso il Senato della Repubblica la rete di Ecofuturo Festival, insieme a grandi divulgatori ambientali dei media come Jacopo Fo, Luca Mercalli, Valerio Rossi Albertini e Mario Tozzi, organizzò una grande giornata di sensibilizzazione sull’assedio dalle polveri sottili delle nostre città (vedi articolo), e divulgò un vademecum di azioni per gli amministratori, Ecofuturo 2018 torna sul tema con una sessione, coordinata dal Direttore di Qualenergia Sergio Ferraris,  dedicata alle grandi azioni di mitigazione implementabili attraverso sistemi a rete come i teleriscaldamenti e  i teleraffrescamenti.

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Si tratta di dare nuovo respiro alle nostre città durante tutto l’anno, dopo scellerati decenni di enfatizzazione del riscaldamento individuale e di quel grande insulto all’ambiente determinato dalla “caldaiette”, attraverso una soluzione, come quella del teleriscaldamento, e del non meno importante teleraffrescamento, oggi attuabile davvero con approcci diversi e molto vantaggiosi per l’utente finale con lo sgravio di oneri gestionali.

Di grande rilevanza il teleriscaldamento geotermico, attuabile ovunque, e particolarmente adatto ad uno dei distretti geografici più assediati dalle polveri sottili per collocazione geografica, come quello padano, che, galleggiando letteralmente su un letto d’acqua, rende particolarmente vantaggioso lo scambio termico con il sottosuolo.

Ad aprire la sessione un grande esperto di teleriscaldamenti geotermici come Alessandro Murratzu di Idrogeo, che ha fatto un’autentica panoramica dello stato dell’arte di questa tipologia impiantistica, andando oltre i confini nazionali, visto che a Parigi molti sono già i quartieri, tra qui quello di Disneyland, che usufruiscono dei vantaggi di questa opzione impiantistica. Murratzu ha poi illustrato significativi progetti realizzati nel nostro paese come quelli di Grado (GO), Ferrara e quelli in via di realizzazione come Castelfiorentino (FI), soffermandosi anche sulle grandi opportunità offerte dal teleriscaldamento geotermico nella città ospitante di Padova alla presenza del Vice Sindaco di Padova Arturo Lorenzoni, che ha partecipato all’intera sessione.

Ad illustrare invece un progetto di teleriscaldamento e teleraffrescamento geotermico della città termale di Montecatini Terme, che ha completato la fase progettuale, entrando proprio in questi giorni nella fase realizzativa, è stata la geologa Beatrice Ciulli che ha approfondito tutti gli aspetti progettuali, propedeutici alla realizzazione dell’impianto. 

Ad affrontare un tema di grande avanguardia per la geotermia termoelettrica cogenerativa, con particolare riferimento alla microgenerazione per i teleriscaldamenti, è stato poi Maurizio Marconcini, che ha illustrato i grandi traguardi raggiunti dalla ricerca con i nuovi sistemi basati sugli scambiatori in pozzo, sistemi cioè in grado di andare a sfruttare la risorsa alla profondità dove si colloca, senza prelevarla.

Altro tema di grande interesse della sessione è stato poi quello dei “teleriscaldamenti freddi”, illustrato dall’Ingegner Paolo Tarantino, direttore tecnico di Cogeme, azienda consortile dell’area bergamasca e bresciana, che proprio nella città di Brescia ha realizzato una rete di “teleriscaldamento freddo”, capace cioè di riutilizzare i cascami di energia termica a bassissima temperatura da dissipare, sottraibile gratuitamente ad utenze da raffreddare diffuse in ambito urbano come banchi frigo di supermercati, data-center di banche, lavanderie self-service, apparecchiature di gelaterie e ristoranti, recuperandole per la climatizzazione degli edifici residenziali.

A completare lo scenario del contributo della geotermia al nuovo sistema energetico nazionale, con particolare riferimento alla riduzione delle polveri sottili, è stato poi Aurelio Cupelli, di Rete Geotermica, che ha illustrato i nuovi sistemi geotermici a ciclo binario e a reiniezione totale dei fluidi nel sottosuolo, sistema che coniuga la massima garanzia di rinnovabilità della risorsa ed emissioni zero.  

A conclusione di una sessione così ricca d spunti ecotecnologici per liberare le nostre città dal tetro peso delle polveri sottili, spazio anche alla solidarietà, con la bellissima testimonianza di Carlo Vanzetti, della Cooperativa la Speranza di Candiolo (TO), aderente al CIB, azienda zootecnica che nell’ambito del suo impianto biogas, cede calore per riscaldamento e raffrescamento ad un vicino centro di ricerca sui tumori. Si tratta di una azienda che per questo ha ricevuto anche significative attestazioni e riconoscimenti.    

Questo il programma della sessione mattutina di sabato 21 luglio ““Spolveriamoci”: Teleriscaldamento e teleraffrescamento

  • I teleriscaldamenti e teleraffrescamenti per risanare le città – Alessandro Murratzu (IdroGeo srl)
  • Il progetto di teleriscaldamento di Montecatini Terme – Marco De Martin Mazzalon e Alice Ciulli (Geologi)
  • Arturo Lorenzoni (Vice Sindaco di Padova)
  • La tecnologia degli scambiatori in pozzo – Maurizio Marconcini
  • Il teleriscaldamento freddo® : una soluzione efficiente per centri urbani – Paolo Tarantino (Dir.Tec Cogeme Nuove Energie)
  • Geotermia dei cicli binari ad emissioni zero – Aurelio Cupelli (Rete Geotermica)
  • Il teleriscaldamento sociale – Carlo Vanzetti (Coop. Agricola Speranza)

A seguire tutte le presentazioni della sessione: 

A questo link lo streaming della diretta Facebook dell’intera sessione

A seguire il video con il riassunto della quarta giornata 

Sauro Secci

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