Costo dell’energia: il fotovoltaico è già la fonte più economica in Europa

In base ad un nuovo studio pubblicato recentemente, il fotovoltaico è già oggi la forma più economica di generazione elettrica in diversi paesi e segmenti di mercato, rilevando come dati poco aggiornati in possesso delle grandi organizzazioni portano frequentemente a sottostimare il contributo di questa fonte energetica nella transizione energetica

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Si tratta della nuova ricerca condotta dall’European Photovoltaic Technology and Innovation Platform, la quale rileva come i prezzi di mercato di moduli ed impianti fotovoltaici hanno registrato uno sviluppo così rapido da rendere difficile trovare dati pubblici affidabili ed aggiornati relativi alle spese in conto capitale (CAPEX o costi d’investimento) e quelle operative (OPEX), fondamentali per condurre calcoli del costo livellato dell’elettricità (LCOE).

Si tratta di una ricerca, pubblicata recentemente sulla rivista scientifica Progress in Photovoltaic e nata con l’obiettivo di esaminare l’evoluzione del LCOE (Levelized Cost Of Energy) del fotovoltaico su grande scala su un orizzonte temporale da qui al 2050 in diversi Paesi europei.

Uno degli aspetti più evidenti che emergono dal nuovo studio è quello che rispetto ai prezzi medi dell’elettricità all’ingrosso, la generazione fotovoltaica si evidenzia per aver già raggiunto la competitività in molti contesti applicativi. In particolare i ricercatori hanno analizzato i prezzi elettrici 2018 sui mercati spot di Spagna (57€ / MWh), Italia (62€ / MWh), Francia (50€ / MWh), Finlandia (47€ / MWh), Germania (42€ / MWh) e Regno Unito (65€ / MWh), mettendo in evidenza come l’LCOE fotovoltaico attuale sia più economico del prezzo spot a Roma, Malaga, Tolosa e Londra con un costo medio ponderato del capitale o WACC, con la stima del costo del capitale sostenuto da un soggetto per la propria attività del 10% e a Monaco con il 9%.

Più in generale, a detta degli autori dello studio, per le grandi centrali solari, il LCOE 2019 in Europa con WACC del 7% percento sarà compreso tra un minimo di 24€ / MWh di Malaga e i 42€ / MWh di Helsinki; valori limite che dovrebbero abbassarsi rispettivamente a 14 e 24 € / MWh entro il 2030, per scendere a 9-15 € / MWh nel 2050.

Altro aspetto importante che emerge dal nuovo studio è relativa al costo medio ponderato del capitale sia relativamente al parametro di input più importante nel calcolo del LCOE fotovoltaico. Come si legge nello studio “L’aumento del WACC nominale dal 2 al 10% raddoppierà il LCOE. Le variazioni di CAPEX e OPEX, i tassi di apprendimento o gli scenari di crescita del volume del mercato hanno un impatto relativamente minore sul futuro LCOE del fotovoltaico”. 

Dalla analisi dei costi delle centrali fotovoltaiche, secondo gli autori si stima che i costi di investimento sono destinati a registrare una significativa diminuzione rispetto al 2018-2050, in funzione dello scenario tra almeno il 50 e il 75%. Decisamente più complessa invece la valutazione dei costi operativi, fortemente condizionati dalle dimensioni del sistema, dall’entità del lavoro operativo e di manutenzione e dalla collocazione, pur se anche questi dovrebbero diminuire entro il 2050 tra il 30 e il 50 percento, a seconda dello scenario.

Scarica lo studio sull’LCOE del Fotovoltaico in Europa 2020-2050

Sauro Secci

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