Carta di Abbadia San Salvatore: la buona geotermia e la politica

Nella ampia due giorni amiatina sulla buona geotermia del 29 e 30 gennaio scorsi, quarta tappa del lungo percorso partecipato per la elaborazione della Carta di Abbadia San Salvatore sulla buona geotermia, non poteva mancare il confronto con il mondo politico, chiamato in causa per una rimodulazione a livello di pianificazione della utilizzazione e della modulazione della risorsa sul territorio nazionale.


Una pianificazione oggi assolutamente necessaria ed irrinunciabile in virtù della pluralità della risorsa, con particolare riferimento alle utilizzazioni elettriche e termiche a media e bassa entalpia, le sole realmente sostenibili e rinnovabili e per sbloccare finalmente l’unico comparto delle rinnovabili, rimasto di fatto ancorato, ad oggi, ad un modello essenzialmente ex monopolista. Sul palco una composita partecipazione della politica nazionale, con le sensibilità legate al territorio dell’Onorevole Marco Donati (PD), l’impegno continuo sul tema dell’Onorevole Samuele Segoni (AL), che ha portato al dibattito anche le sue sensibilità anche professionali, in qualità di geologo, e la visione di assieme del Senatore Gianni Girotto (M5S), che sta seguendo con grande intensità, da quando è in parlamento, tutte le tematiche energetiche, con particolare riferimento al vasto ambito delle energie rinnovabili ed alla migrazione verso il modello energetico distribuito e in via di decarbonizzazione proprio grazie alle stesse rinnovabili.

Ma lasciamo il passo alle interviste ai tre parlamentari intervenuti al dibattito di venerdì 29 gennaio 2016.

Intervista all’On. Marco Donati (PD)

Intervista all’On. Samuele Segoni (AL)

Intervista al Sen. Gianni Girotto (M5S)

Sauro Secci

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