CAAB di Bologna atto II: eccellenza di sostenibilità ambientale nel mondo coperto dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa

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Anche il senatore americano Harris MC Dowell, uno dei più stretti collaboratori del presidente Obama in visita all’impianto fotovoltaico di Bologna CAAB2.


Nelle pagine di questo blog che parla di ambiente, energia, sostenibilità e stili di vita, non capita certo tutti i giorni di trovare, in una nuova realtà da descrivere, contenuti provenienti da diverse di queste matrici, pur se profondamente legate e strettamente legate tra loro. Indubbiamente il CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna), di cui ho parlato recentemente, in occasione di una visita di uno dei più stretti collaboratori del Presidente Usa Obama come il senatore Harris MC Dowell, e di essere all’attenzione di altri importanti stati europei, (vedi post “Agroalimentare: CAAB di Bologna….”)

In un momento di profonda crisi di sistema e di modello economico come quella che stiamo vivendo, infatti, trovare coniugate nel grande certo di smistamento dell’ortofrutta emiliano, l’applicazione diffusa di energie rinnovabili con l’installazione di un grande impianto fotovoltaico su tetto da 6 MWp coniugato con una logistica di movimentazione interna completamente elettrica e tutta una serie di azioni con approccio “Spreco Zero”, azioni con un valore testimoniale immenso, in un contesto che vede crescere ogni giorno il disagio sociale di molte fasce deboli della popolazione che hanno una crescente difficoltà ad accedere all’essenziale per vivere.

Qualche mese fa, infatti, abbiamo diffusamente parlato anche del progetto “Last minute market” (link), una esperienza maturata nella struttura bolognese e scaturita nel 1998 da uno spin-off della Università di Bologna come attività di ricerca, concretizzatasi nel 2003 come realtà imprenditoriale operante su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti territoriali per il recupero dei beni invenduti o non commercializzabili, a favore di enti caritativi. Ma il 24 maggio per il CAAB c’è stato un nuovo grande appuntamento, dal momento che, nella grande struttura logistico-distributiva bolognese, in una Conferenza Stampa, è stato presentato l’impianto fotovoltaico CAAB2, che è andato ad ampliare significativamente l’impianto fotovoltaico CAAB1, che già constava di 6 MWp connessi il 24 agosto 2012, con la connessione, avvenuta il 29 marzo scorso, di ulteriori 4,5 MWp composti da18.750 pannelli solari per una superficie di 30.000 mq e un investimento di 7.500.000 euro.

Oggi la copertura CAAB nel suo complesso rappresenta il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa, realizzato da UNENDO ENERGIA, con 10,5 Mwp, un insieme di 43.750 pannelli solari complessivi per una superficie di 100.000 mq, pari a 14 campi da calcio, e 22.5 milioni di investimento. Un impianto alla cui realizzazione ha contribuito una storica azienda del fotovoltaico italiano come FEDI Impianti  (www.fedimpianti.com), impegnata in questo settore dal lontano 1999, la quale ha  coordinato anche le attività di rifacimento delle coperture su cui sono stati installati i moduli fotovoltaici per conto del General Contractor AGATOS di Milano.

I pannelli fotovoltaici del CAAB-2

Alla Conferenza Stampa, molto partecipata, sono intervenuti, oltre al Presidente Andrea Segrè ed al Direttore Generale Alessandro Bonfiglioli, il Presidente Unendo Energia Giuseppe Pirola, e lo stesso senatore americano Harris MC Dowell, già ospite a suo tempo ospite della struttura, che ha parlato sulle “La politica delle energie sostenibili negli USA”.

Molti e differenziati anche gli approfondimenti tematici sulle energie rinnovabili e la mobilità sostenibile, da Laura Toschi e Oreste Andrisano dell’Università di Bologna, Andrea Masini, esperto di ICT applicata alla Gestione dei processi all’HEC di Parigi, Giampaolo Amadori Vicepresidente della Fondazione Alma Mater, organizzazione bolognese di riferimento per l’integrazione fra sistemi (Università, istituzioni, imprenditoria privata) per mettere a disposizione delle realtà socio-economiche nazionali ed internazionali l’enorme patrimonio del sapere universitario e Corrado Storchi di LANDI SPA, azienda leader nella mobilità basata sul gas.

La avanguardistica struttura bolognese però non arresta certo il suo percorso, orientato anche a nuovi concetti di imprenditoria, individuando nelle fonti rinnovabili leva strategica fondamentale di sviluppo. Presidente del CAAB Andrea Segrè infatti sta arrivando, a partire dal prossimo settembre, il progetto CAAB3, nel quale, ad ogni grossista del CAAB sarà proposto in comodato un veicolo elettrico, nel contesto del progetto di logistica sostenibile dell’ultimo miglio. Segrè ha precisato che “l Caab Bologna è oggi impostato sulla sostenibilità come elemento cardine di sviluppo nella visione Spreco Zero, ovvero riduzione degli sprechi di energia, acqua, alimenti, rifiuti, mobilità e aumento dell’eco-efficienza e del risparmio”.

Significativi anche i risultati in termini di riduzione delle emissioni di CO2 che arrivano oggi a 5.250 tons/anno/equivalenti (710 volte il percorso della circonferenza terreste effettuato da un’auto diesel di media cilindrata), attivando la cosiddetta logistica sostenibile dell’ultimo miglio, dando un fondamentale contributo alla mobilità sostenibile urbana bolognese, in termini atmosferici, acustici e di fluidità del traffico.

Al riguardo anche il bilancio dei primi 6 mesi di funzionamento dell’impianto Caab1 inaugurato lo scorso settembre dove sono stati prodotti 2 milioni e 900 kWh evitando emissioni per 1.102 ton/Co2, 6,2 Ton/Sox, 2,8 Ton/Nox, 0.24 Ton/Polveri Pm10, pari alle emissioni di 650 auto in un anno che percorrono in media 15.000 km o alle emissioni di un auto che percorre 9.600.000 km. La somma dei risparmi ottenuti in bolletta da parte tutti gli operatori sulla quota di energia elettrica prodotta dall’impianto e consumata è del 15%, per un totale di circa 75.000 euro.

Sauro Secci

in esclusiva per Ecquologia.com

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