Biometano: finalmente in arrivo nuovo decreto incentivante

Dopo la emanazione del DM 5/12/2013 (link decreto) che ha completato la definizione di un quadro normativo finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti e di attivazione di una filiera nazionale, il MISE (ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico) sta lavorando alla sua revisione, per determinare risultati tangibili fino ad oggi non manifestati anche a causa di diversi ostacoli normativi.


E’ questa l’indicazione data da Giovanni Perrella del MISE, nel corso del Biometano Day, svoltosi a Tortona lo scorso 3 marzo. Lo stesso Parrella ha dichiarato che “Il decreto rivisto terrà conto delle criticità sollevate dagli addetti ai lavori, una su tutte quelle dei CIC e mi sento di poter dire che tra qualche mese ci saranno aggiustamenti e novità che daranno un forte sviluppo al biometano, che verosimilmente verrà incentivato con un nuovo sistema dal 2017 al 2022”.
Un annuncio raccolto con soddisfazione dalle principali associazioni del settore biomasse. Tra queste Agroenergia con l’AD Piero Mattirolo, membro del comitato scientifico FIPER, il quale ha evidenziato che “da tempo FIPER e Agroenergia, hanno evidenziato la forte distanza tra gli obiettivi di grande sviluppo per il biometano e la realtà dei notevoli freni posti dalla struttura del decreto del 5/12/2013. Siamo molto fiduciosi che questo messaggio sia stato raccolto e siamo convinti che la via italiana possa divenire un modello virtuoso per l’Europa, verso la riduzione delle emissioni e la crescita dei carburanti avanzati”.

Un annuncio, quello governativo che sembra rispondere in qualche modo anche ad alucne importanti istanze emerse nel corso della seconda edizione di Biogas Italy, gli “Stati Generali del Biogas” manifestazione tenutasi a Roma il 25 e 26 febbraio scorso (vedi post “”Rivoluzione agricola”: la imperdibile occasione del biometano”). In quella occasione, infatti, CIB (Consorzio Italiano Biogas), Snam e Confagricoltura hanno presentato pubblicamente un manifesto comune di sostegno alla filiera del biometano italiano. Un documento, scaricabile in calce al post, dove si evidenzia “la necessità di elaborare un’agenda per il biometano con l’obiettivo di ridefinire l’intervallo temporale per l’accesso agli incentivi, considerata la necessità di modulare in maniera più adeguata la loro attuazione; la previsione di un target annuo di biometano da immettere in rete entro il 2030; l’aggiornamento della normativa nazionale in tema di biocarburanti avanzati coerentemente con la direttiva ILUC e la previsione di un sistema che valorizzi il ruolo della filiera di produzione del biometano nella strategia di riduzione della CO2”.

Sauro Secci

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