Al via i lavori per l’ecovillaggio di Alcatraz!

Un caldo assassino quel 20 giugno dal notaio, in più Jacopo non sopporta l’aria condizionata e quindi finestre aperte e calura. Arriva il notaio, porta un pacco di carte da firmare, quanti siamo? Dieci, undici, la Cri seduta vicino a me mi guarda tenera. Sì, sono emozionata.


Ci siamo, sono settimane che preparo documenti, che chiamo il mondo per avere informazioni, ormai con la segretaria del notaio siamo intime, ha una pazienza infinita con me che mando decine di mail al giorno con aggiunte, postille e quant’altro. Ma ora ci siamo.
Jacopo rilassatissimo già sta da un’altra parte, parla con Gianni e Sara della Danimarca, si immerge con loro in una discussione infinita, fa disegni esplicativi su un quaderno, intanto gli passano sotto i documenti da firmare, lo fa senza neanche guardarli. Bello che si fidi così tanto, d’altra parte lavoriamo insieme da 18 anni, e ne abbiamo fatte così tante insieme, che ormai c’è una sorta di simbiosi. Però un po’ mi scoccia… ma come!? Il momento è solenne! E loro parlano della Danimarca! Ma siamo poi così, un po’ timidi nelle emozioni, poco portati ai momenti solenni, ci viene da ridere.
Solo alla fine, quando il notaio ci fa segno di levarci di torno dico: Ok, la Cooperativa Ecovillaggio Solare è nata, mi si spezza la voce, niente da fare, sono un’inguaribile sentimentale. 
E’ da quando sono arrivata qui, tra le colline umbre, armata di un paio di valigie e di un gatto, che sento parlare di questo progetto. 
L’arrivo poi di Banca Etica con l’architetto Los ha fatto in modo che si potesse realizzare. 
Il professor Los, padre della bioarchitettura italiana, voce possente e occhi che ridono, fu entusiasta della visita e se lo era lui, eravamo a posto. 
Ma al di là dei progettisti, architetti, banche, costruttori, partner di ogni genere, quello che mi emozionò quel giorno, e che mi emoziona sempre, sono coloro che hanno deciso che questo progetto poteva diventare parte della loro vita, credendoci fino in fondo e investendo sul loro futuro. 
L’Ecovillaggio Solare è un progetto incredibile: mette insieme l’attenzione per l’ambiente e il risparmio energetico con una gestione laica: nessun guru a decidere regole assurde, nessuna ideologia limitante, solo la voglia di vivere in un modo più umano, dove gli altri siano un’opportunità e una risorsa, e non un fastidio. 
Dice lo Statuto della Cooperativa: “Scopo della cooperativa è quello di realizzare il progetto denominato “Ecovillaggio Solare” ideato da Jacopo Fo attraverso una società di progetto con lo scopo di creare un insediamento abitativo in Umbria capace di autogovernarsi e autosostenersi nel rispetto della natura e dell’ambiente.
Essa promuove la realizzazione di un insediamento abitativo capace di dipendere il meno possibile dalla rete globale delle città occidentali e promuove lo sviluppo umano e sociale fondato sulla sostenibilità ambientale.
La società si propone lo scopo di consentire ai propri soci l’acquisizione della proprietà individuale di una casa di abitazione e delle relative pertinenze ispirata alla filosofia residenziale ed ecologica sopracitata.”
Ecco, tutto qui, ed è tantissimo. Case in classe A, 47 ettari di territorio dove cresce di tutto, nel cuore dell’Umbria verde, e con scuole, ospedali e città a pochi chilometri. 
Ma al di là dei numeri – che potete trovare sul sito – l’Ecovillaggio è Capuzzola: una casa con una torre magnifica, che dà proprio sulla valle, tutta in pietra ma con un progetto modernissimo; è Casa Solare, in alto, che domina la Contrada Oliveto fatta di un primo cerchio di case con la piazza e la sala convegni, l’albergo, il ristorante, il portico e le case coloniche e la rocca; è la zona del Laghetto, dove c’è un invaso un po’ nascosto che sembra il sogno delle fate. E poi Fattoria Scuola e Casa Rurale dove c’era un vecchio mulino: lì si son fatti il pane e i mattoni, e si potrebbero fare ancora.
Si possono fare un sacco di cose in quei posti, noi faremo le costruzioni e saranno così belle che ti verrà voglia di uscire fuori a goderti il panorama e le chiacchiere coi vicini. 
Abbiamo posato la prima pietra poche settimane fa, presto partirà il cantiere a Casa Solare, poi a Capuzzola, l’estate prossima i primi abitanti, la macchina è partita e non si ferma… Già mi vedo da vecchietta, seduta su una panchina della piazza insieme a nuovi e vecchi amici, mentre Jacopo ci parlerà di un nuovo fantasmagorico progetto. E sarò proprio contenta di esserci stata mentre tutto era ancora da iniziare. 
Volete venire a vedere il posto? Volete maggiori informazioni? Basta telefonare allo 075/9229938-39-14 e fissare un appuntamento, per parlare con me il numero è 075/9229913 (orario d’ufficio). Per vedere il sito http://www.ecovillaggiosolare.it, email: info@ecovillaggiosolare.it.

Gabriella Canova

Fonte : http://www.ecovillaggiosolare.it/

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