Rinnovabili, efficienza energetica e micro generazione distribuita: la rivoluzione energetica arriva anche nelle grandi città
L’integrazione delle fonti rinnovabili, raggruppate oramai sotto il termine “green economy”, e le tecnologie di efficienza energetica, sempre più modulari e scalabili, nelle loro forme attive e passive, ricomprese nel termine “white economy”, stanno finalmente abbattendo tutti muri, riuscendo a raggiungere, insieme, anche i contesti urbani più antropizzati.
Un esempio di grande interazione di questi due ambiti dei nuovi modelli energetici con i parametri urbanistici tra i più severi, ci viene dall’Austria. Nella città di Salisburgo, infatti, è davvero rimarchevole l’esperienza del quartiere Lehen, collocato in una zona sicuramente poco predisposta alla sostenibilità energetica e ambientale, visto l’alto grado di antropizzazione, con una notevole densità abitativa ed edifici multifamiliari multipiano, costruiti nel periodo tra gli anni ’50 e’70. La metamorfosi del quartiere è iniziata con l’abbandono di alcune attività industriali attive nel contesto urbano, l’abbattimento di alcune grandi strutture come ad esempio lo stadio del calcio, con la chiusura di piccoli esercizi locali, trasferiti, nella migliore delle ipotesi in grandi centri commerciali. Di contro, all’interno del centro quartiere di Salisburgo, sono apparse nuove strutture, come la biblioteca comunale, nuovi complessi residenziali necessari per dare risposta alla crescente richiesta abitativa e due stazioni ferroviarie a transito rapido.
La svolta verso Lehen come Laboratorio di sostenibilità a cielo aperto, è avvenuta con il progetto europeo inserito nel programma “CONCERTO”, con l’utilizzo di molte soluzioni tecnologiche e gestionali innovative. Una grande sinergia vincente quella sperimentata nel quartiere della città austriaca, tra solare ed efficienza, in questo incontro tra “verde” e “bianco”, dove si è conseguita una considerevole produzione di energia rinnovabile per i circa 3.000 abitanti del quartiere di 12 MWh/anno di energia elettrica e di oltre 1 MWh/anno di energia termica. Nella quota rinnovabili, ci si è avvalsi della fonte solare, con il contributo congiunto di impianti solari termici e fotovoltaici, con il fotovoltaico ad occupare una superficie di 250 m2 con presenta una potenza di picco pari a 20 kWp, che è stato installato sui tetti di alcuni degli edifici della zona. La parte efficienza è stata supportata con un rilevante investimento misure di efficienza energetica diversificate, con risparmi elettrici di 375 MWh/anno e risparmi termici di 4,06 MWh/anno, derivanti da isolamento termico, infissi e vetri a elevate prestazioni, pompe di calore, sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore, serbatoi di accumulo sia per il caldo sia per il freddo, oltre ad una micro-rete di teleriscaldamento di quartiere.
Completa questo significativo pacchetto di interventi nel quartiere di lehen, il massiccio ricorso a tecnologie informatiche ICT, orientate a rendere l’utente consapevole dei suoi consumi energetici, potendo influenzare positivamente il comportamento. Si tratta di un autentico “semaforo energetico” che istantaneamente ed in continuo all’utente, la correlazione tra il fabbisogno, l’utilizzazione e la frazione proveniente dalla fonte solare. Davvero curiosi, dal punto di vista architettonico, i grandi serbatoi di accumulo, elevati ad oggetto di arredo urbano, anziché essere nascosti in costosi locali tecnici, posizionati all’esterno, anche come emblema delle peculiarità tecnologiche del quartiere in chiave smart (vedi foto successiva).
Passando alla microrete solare realizzata, questa è entrata in esercizio nel 2010 grazie alla utility locale, Salzburg AG, e al Comune di Salisburgo, ed è costituita da un impianto solare termico composto da oltre 2.000 m2 di collettori con una resa totale compresa tra 700 e 800 MWh all’anno, capace di coprire almeno il 30% del fabbisogno complessivo degli edifici con il calore solare. Il sistema è integrato da un accumulo tampone dal volume di 200 m3. Come fonte integrativa alle microreti di teleriscaldamento, viene poi impiegata una pompa di calore, con una potenza nominale pari a 170 kW, con un incremento di utilizzo della combinazione tra solare termico e pompa di calore, che può risultare particolarmente provvidenziale a fronte di rilevanti e isteriche fluttuazioni nei prezzi dell’elettricità sul mercato. Alla micro-rete locale di teleriscaldamento, afferiscono inoltre due ulteriori flussi energetici:
- il calore recuperato da alcuni processi industriali;
- il calore proveniente da cogenerazione a biomassa.
Il sistema presenta una temperatura di mandata della rete piuttosto bassa e pari a 60 °C, che consente di ridurre le perdite termiche nelle tubazioni, permettendo nel contempo un ottimale funzionamento dei collettori solari anche a livello di efficienza. A livello di contabilizzazione dei costi, il calore “non solare” viene pagato dagli utenti allo stesso prezzo degli altri clienti della Salzburg AG, diversamente dal calore solare, che invece non viene conteggiato nella bolletta dell’energia termica dal momento che l’impianto solare è stato realizzato contestualmente alla costruzione dei nuovi edifici, con il suo costo di ammortamento già incluso nella rata di affitto. Di fatto la Salzburg AG ha investito nell’impianto solare che, successivamente, è stato venduto alle società di costruzione. In carico alla utility rimane invece la gestione del sistema di produzione e distribuzione di calore. I dati di produzione energetica istantanea sono consultabili (link sito).