Omeopatia: nel semestre di Presidenza UE L’Italia non è certo un esempio
Il semestre di Presidenza UE da parte dell’Italia si sta per concludere, presentato come grande opportunità per il nostro paese per sbloccare
una serie di situazioni, sembra non sia stato caratterizzato al momento, quando si sta per concludere, da quella efficacia di azioni attesa.
Una piccola conferma di tutto questa giunge da uno degli ambiti più interessanti della medicina, come quella omeopatica. Pubblichiamo di seguito, al riguardo, il Comunicato stampa della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, SIOMI (link sito), a firma della Dottoressa Simonetta Bernardini, Presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata.
“Una situazione desolante”- afferma Simonetta Bernardini, Presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata , “paragonarsi ai cittadini europei di altre nazioni”. Di certo, quando si parla di omeopatia, non si parla di un argomento minore, almeno a giudicare dai numeri: oltre 11 milioni di cittadini italiani la utilizzano; un fatturato in farmacia di non meno di 256 milioni di euro del 2013. Ma in Italia, mentre i medicinali omeopatici stentano ancora a trovare una giusta collocazione nel panorama sanitario, alcune Aziende rischiano di chiudere e diversi medicinali sono oramai introvabili. Infatti, dopo il “pasticcio” del Decreto Balduzzi che aveva stabilito tariffe di registrazione esorbitanti, manca ancora un decreto correttivo, nonostante il TAR abbia annullato tali tariffe quasi un anno fa (gennaio 2014).
Non solo, già ora i medicinali meno prescritti sono introvabili sul mercato nazionale (ma essi possono essere acquistati regolarmente all’estero). Se i cittadini hanno difficoltà a curarsi, che dire dei loro amici a quattro zampe? ” In Italia il medicinale omeopatico veterinario non esiste; così come non esistono Albi dei medici veterinari presso gli ordini professionali- afferma Giovanni Brajon, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Firenze-e questo spalanca la porta ad ogni tipo di abusivismo professionale”.
Dei problemi della registrazione dei medicinali omeopatici umani e veterinari si parlerà domenica 23 novembre a Firenze, al Convegno presso Hotel Adriatico, Via Maso Finiguerra,) dal titolo: “Il medicinale omeopatico e antroposofico. Dalla legislazione alla preparazione in farmacia”. Se ne discuterà, con la moderazione del Prof. Francesco Macrì, vicepresidente SIOMI e segretario nazionale della Federazione Nazionale delle Società Medico Scientifiche, con i principali protagonisti istituzionali oggi impegnati a trovare soluzioni legislative efficaci: la dottoressa Maria Rosa Marra di AIFA; Maurizio Romani, vicepresidente Commissione Sanità del Senato della Repubblica, Federico Gelli, Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati alla presenza della SIOMI e della SIMA, Società dei medici antroposofi. Mentre il confronto con la legislazione europea è affidato alla dottoressa Gabriella Zanini, SOFAI (Società Farmacisti Antroposofi Italiani). All’apertura dei lavori partecipa anche la Presidente dei Farmacisti non titolari di Farmacia, Silvera Ballerini.
“Ma non sarà solo un Convegno dedicato ai problemi ad oggi irrisolti che stanno creando grandi disagi ai cittadini e ai medici esperti inomeopatia” prosegue Bernardini, poichè una via per uscire almeno da un grosso problema, quello della perdita di medicinali omeopatici oggi introvabili, c’è: si tratta di una sorta di ritorno all’antico. I farmacisti, infatti, possono farsi carico di recuperare i medicinali mancanti e prepararli in farmacia. I cosiddetti “magistrali omeopatici” che erano così comuni trenta anni fa”. Per questo al Convegno parteciperanno anche la Presidente SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori) e il dottor Vintani che ha grande esperienza nella preparazioni in Farmacia.
“Vogliamo ridare ai farmacisti la consapevolezza di potersi adoperare d’ora in poi non solo nelle preparazioni fitoterapiche ma anche in quelle omeopatiche, un settore professionale del tutto trascurato al momento ma di grande potenzialità”. Tra l’altro le preparazioni galeniche costano poco ed esse sono ormai indispensabili per i medici che scelgono di prescrivere medicinali personalizzati mono o pluricomponenti.
A Pitigliano, ad esempio, i medicinali omeopatici utilizzati in Corsia per i ricoverati e prescritti negli ambulatori del Centro di Medicina Integrata sono per lo più magistrali preparati dalla Farmacia galenica dell’ASL9. “Essi hanno indubbi vantaggi, quali la facilità di somministrazione, l’abbattimento del costo della terapia e, a causa della semplicità di somministrazione, l’alta adesione dei pazienti alla cura” precisa la dottoressa Bernardini, responsabile del Centro di Medicina Integrata dell’ospedale di Pitigliano, primo ospedale in Italia ad aver reso disponibile l’omeopatia per i pazienti ricoverati. “I risultati di efficacia sono molto buoni-afferma Rosaria Ferreri, omeopata del Centro e relatrice al Convegno, sia nella gestione integrata delle malattie croniche, sia nella riabilitazione neurologica e ortopedica e anche in oncologia”.
SIOMI è talmente convinta della utilità futura del farmacista preparatore che il pomeriggio del Convegno è stato dedicato ad un laboratorio pratico gratuito per i Farmacisti pensato proprio per spiegare al farmacista la tecnica della preparazione in farmacia. “Al laboratorio sono iscritti un centinaio di Farmacisti provenienti da tutta Italia e SIOMI vorrà d’ora in poi essere un punto di riferimento culturale non solo per i medici ma anche per i Farmacisti preparatori di medicinali omeopatici”. Il laboratorio sarà condotto da Marisa Certosino titolare di una Farmacia a Napoli che dal 1896 prepara e dispensa solo medicinali omeopatici e da Barbara Barbieri che, da farmacista, ha lavorato a lungo in una grande Azienda di omeopatici.
Dr.ssa Simonetta Bernardini
Presidente Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, SIOMI