La portabilità arriva anche nel fotovoltaico e l’energia arriva ovunque

Un tassello fino ad oggi mancante del fotovoltaico e determinante per dare finalmente risposte in tutti gli ambiti applicativi è senza dubbio quello della portabilità.


Un vuoto che si va colmando di nuovi interessanti prodotti come quello delle Solar Power Station di Tregoo. Si tratta di autentiche mini centrali elettriche portatili per la produzione di energia elettrica da fonte solare completamente made in Italy. Si tratta delle ultime nate nell’ambito del gruppo En-eco, produttore leader in Europa di tecnologie per energie rinnovabili. Davvero una nuova grande opportunità per gli amanti dell’avventura come viaggi in barca a vela, safari viaggi in montagna ma non solo, aprendo nuove interessanti prospettive, per esempio, per il commercio ambulante.

Le nuove Solar Power Station, sono costituite da un accumulatore di energia di dimensioni ridotte e del peso di soli 1,8 kg, associato a pannelli fotovoltaici leggeri, flessibili, e ultrasottili.

I nuovi dispositivi consentono di soddisfare con l’energia solare, l’agevole alimentazione di un grande numero di dispositivi come, GPS, satellitari, radio, tablet, pc, smartphone ma anche dispositivi di illuminazione o registratori di cassa, etc. In montagna, invece, le stazioni riescono a generare l’energia di cui necessitano il campo base e i dispositivi utilizzati per trekking o arrampicate. Un discorso ulteriore riguarda anche i fotografi impegnati in reportage fotografici in aree remote, che hanno l’esigenza di effettuare shooting di lunga durata.

infografiche tregoo 80-350

Un prodotto davvero interessante che può indubbiamente potenziare ulteriormente l’offerta, visti i già oggi molto ampi ambiti applicativi. Come accennavo in premessa non certo da trascurare l’applicabilità all’ambito degli ambulanti, potendo vedere finalmente come un non certo bel ricordo, per il nostro olfatto, i nostri polmoni ed anche per le nostre orecchie, di mercatini invasi da inquinantissimi piccoli gruppi elettrogeni alimentati a benzina.

Sauro Secci

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