Kenya: il futuro sarà con l’energia geotermica

Il Kenya ha già intrapreso le attività per iniziare a sfruttare le vaste riserve di vapore sepolte nella Rift Valley. Il governo prevede di generare circa il 27% della sua energia elettrica da fonti geotermiche entro il 2031


Il Kenya è la prima nazione africana a realizzare pozzi geotermici. Dal 1979, in effetti, esiste un interessante programma di formazione in materia di energia geotermica gestito dall’Università delle Nazioni Unite e una partnership tra l’università e il governo islandese, volto a promuovere progetti geotermici in tutto il mondo. Molti paesi in via di sviluppo dispongono di notevoli risorse geotermiche. In particoalare il Costa Rica, El Salvador, l’Indonesia e il Kenya hanno intrapreso con successo lo sviluppo di progetti di energia geotermica di medie e grandi dimensioni. In Kenya, le centrali geotermiche di Olkaria operano nella Rift Valley, a 105 km a nord ovest della capitale Nairobi. Queste centrali formeranno presto il più grande sito di produzione di energia elettrica del Kenya e presto, aumenteranno la percentuale che rappresenta l’utilizzo dell’energia geotermica a livello nazionale, in modo da raggiungere il 27 %.

Anna Wairimu Mwangi, geofisica keniota è sicura che il suo paese prenderà la giusta direzione. “Penso che l’energia geotermica sia il futuro poichè si tratta una risorsa rinnovabile, sicura e pulita”. Attualmente, circa 1,5 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a servizi energetici moderni. Si tratta pertanto di una sfida chiave per assicurare un futuro energetico sostenibile ed eliminare gradualmente i combustibili fossili, per una transizione fluida verso l’energia pulita

FONTE:  zeroemission.tv

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