Geotermia, la visione GEA sull’Italia

Un report internazionale per il confronto tra mercati storici ed emergenti.


Il mercato geotermico mondiale cresce con un tasso del 4 – 5% anno e attualmente esistono circa 700 progetti nel mondo per 76 Paesi spinti soprattutto dalla necessità di far fronte al cambiamento climatico, alla richiesta di sostenibilità e ai problemi di sviluppo delle reti energetiche. Queste alcune considerazioni contenute nell’ultimo report della Geothermal Energy Association.

Gli esperti della GEA, che prevedono una grande crescita della geotermia nei prossimi anni, chiamano in causa come mercati d’interesse l’Africa orientale, il Kenya e l’Etiopia, dove sono in realizzazione centrali elettriche oltre i 100 MW. Anche gli Stati sudamericani, in particolare il Cile, avranno un ruolo importante e per ora sono nelle prime fasi di identificazione delle loro risorse (realtà, quelle del Sud America, dove già operano alcuni player italiani).

In merito al nostro Paese il report spiega: “ Anche se l’Italia è stata la prima a installare un impianto geotermico agli inizi del ventesimo secolo, attualmente non è in corso un grande sviluppo. La centrale di Bagnone 4 risulta in costruzione e operativa dal 2014”; anche se vengono riconosciute all’Italia alcune “innovazioni tecnologiche”, come per l’uso della prima “radial centrifugal turbine” che consente di sfruttare risorse prima non utilizzabili.

POTETE CONSULTARE IL DOCUMENTO GEA A QUESTO LINK:

http://geo-energy.org/events/2014%20Annual%20US%20&%20Global%20Geothermal%20Power%20Production%20Report%20Final.pdf

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