Energia grigia delle filiere di consumo quotidiano : un esempio applicato alla frutta
Se dunque i nostri stili di vita non possono far altro che ritornare alla Sostenibilità ambientale, è fondamentale iniziare a ragionare nel quotidiano sull’impronta ecologica di ogni nostra attività economica. Un esempio di analisi energetica domestica su tutto quello che circola nelle nostre case sottoforma di merci e prodotti agricoli, può essere condotto in modo intelligente e proficuo per le nostre tasche oltre che per quelle del Pianeta.
Riporto di seguito un conteggio fatto per la spesa energetica di un quantitativo noto di frutta colta da un campo nel periodo di naturale crescita.
E’ possibile quantificare il contenuto energetico raccolto e dunque portato in casa, quello speso per approvvigionarsi del prodotto (in questo caso frutta), quello speso per tutte le attività di crescita e trasporto all’utente finale (domestico). Il percorso fatto per il suddetto approvvigionamento è pari a 600 km andata e ritorno, con un’automobile a Gpl.
La frutta racolta è rappresentata da 2 q.li di loti (cachi).
Il periodo di raccolta dalle piante è stato in fine Ottobre.
……….
80 kcal 100 g ciliegie
45 kcal 100 g di mele
………..
272 kJ c.ca 100 g di loti
2 q.li di loti = 200 kg —> 544.000 kJ = 151 kWh
Costo energetico per potatura e innaffiatura alberi
Potatura : 1 volta ogni due anni 3 persone per 3 ore = 3 * 3 * 400 kcal = 3600 kcal = – 4,5 kWh
Produzione di legna da ardere (potatura semplice durante la fase di raccolta da albero) : 50 kg
20 MJ/kg —> 1000 MJ = + 280 kWh
Consumo energetico personale :
Innaffiatura : acqua piovana
Costo energetico per raccolta frutta : 3 persone per 2 ore 2 * 3 * 200 kcal = 1200 kcal = 1034 Wh = – 1,5 kWh
Costo energetico per trasporto frutta raccolta :
Gpl : 6000 kcal/mc 7 kWh/mc
Serbatoio auto : 35 litri di gpl liquido pari a 18 kg di gas che contengono 230 kWh complessivi
Consumo carburante A/R 13/14 km/l ogni 100 km percorsi A/R 7 litri 46 kWh consumati
Percorso da 600 km – 280 kWh spesi
Energia grigia Gpl :
EROEI Gpl : 5 280 kWh / 5 => 56 kWh è l’energia spesa per avere quel GPL in macchina
Quindi in totale ho una spesa energetica di : 280 + 56 = – 340 kWh
Energia grigia usura auto :
EROEI considerato per gomma pneumatica consumata : 10 come derivato del petrolio
consumo gomme —> 40.000 km di utilizzo —> percorso km/40.000 km = 600/40.000 = 0,01
Ho speso circa l’1 % della vita del pneumatico x 4 pneumatici => considerando 1/100 di centimetro di battistrada consumato, avremo un consumo di materiale consumato per usura pari a : 0,02 cmq 0,02 cmq X larghezza battistrada = volume usurato = 0,3 cmc
Potere calorifico gomma pneumatica : 25 MJ/kg – peso specifico 1200 kg/mc
0,000009 MJ = 0,0025 Wh = 0,0000025 kWh + 0,0000025/10 = – 0,000003 kWh
Consumo olio: 0,005 kg/km per un percorso da 600 km 3 kg (p.s. 0,9 kg/l) 3,33 l
EROEI considerato per l’olio lubrificante : valore di 10
Il bilancio è in sostanziale pareggio per aumentare ulteriormente il guadagno in termini di moneta fisica, basterà far attenzione a ridurre l’acquisto di frutta, confettura e alimenti sostituibili con la materia prima raccolta che può andare ad occupare nel ciclo alimentare il posto anche di merende e colazioni fatte in filiere lunghe ed ecologicamente più dispendiose rispetto al consumo diretto del raccolto.
Tutte queste attività di trasformazione dei 2 quintali di loti raccolti mira ad abbattere ulteriormente l’impatto energivoro e ambientale delle filiere commerciali lunghe delle famiglie a cui sarà donato un barattolo di confettura da conserva prodotto.
1 kWh = 3,6 kJ ; 1Ws= 1 J —> 1 Wh = 3600 J —> 1 kWh = 3,6 kJ = 1,16 kcal ; 1 kcal = 4,2 kJ
Francesco Girardi – Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio, Capannori (LU)
studio_girardi@libero.it – Green Energy Group
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Oggi la giustizia russa ha accusato di teppismo/vandalismo (o meglio di hooliganismo, nemmeno fossero ultras della Dinamo Mosca) 26 membri dell’equipaggio su 30 della nave di Greenpeace Arctic Sunrise. Lo ha confermato a Ria Novosti Mikhail Kreindlin, l’avocato russo messo a disposizione dei suoi attivisti da Greenpeace. Ieri anche all’attivista italiano Cristian D’Alessandro è stata formalizzata l’accusa di vandalismo.
«Le accuse sono state portate contro altre 9 persone , portando a 26 il numero dei membri dell’equipaggio incolpati di questo delitto», ha spiegato Kreindlin, sottolineando che l’accusa non ha ritirato ancora le accuse di pirateria che pesano sui militanti ambientalisti, arrestati il 18 settembre dalla Guardia costiera di frontiera russa mentre tentavano di scalare una piattaforma petrolifera di Gazprom nel Mar della Pecora.
Secondo il Comitato d’inchiesta russo il comportamento dei militanti di Greenpeace ha messo in pericolo la vita di chi lavorava sulla piattaforma Gazprom. Vladimir Tchuprov, direttore del programma Artico di Greenpeace Russia, ha risposto che «Le azioni dei militanti di Greenpeace nel Mar di Pecora non possono costituire una minaccia per la vita delle persone che lavorano sulla piattaforma petrolifera Prirazlomnaia. Questa accusa che era stata formulata all’inizio. E’ evidente che le azioni dei militanti ecologisti non possono né perturbare il funzionamento della piattaforma, né costituire una minaccia per la vita del suo personale. Essendo Greenpeace un’organizzazione non violenta, i suoi militanti sono i soli a rischiare la loro salute e la loro vita durante azioni come quella. I militanti di Greenpeace seguono una formazione specializzata prima di prendere parte a manifestazioni di questo genere. Apprendono a comportarsi senza ricorrere alla violenza, ad escludere ogni minaccia ed ad evitare i rischi per gli altri. Questo è il primo principio applicato da Greenpeace durante le sue azioni. L’esperienza dimostra che I militanti ecologisti sono I soli ad esporsi al pericolo. Le operazioni di Greenpeace non hanno mai fatto una sola vittima nel mondo. Le forze dell’ordine non possono non saperlo».
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, sottolinea che «Le autorità russe hanno formalizzato l’accusa di vandalismo, senza ancora far decadere quella di pirateria come annunciato, ma la sostanza non cambia: la detenzione dell’equipaggio di Greenpeace e dei giornalisti e il sequestro della nave è del tutto illegittimo. Se l’accusa di pirateria si è rivelata inconsistente, quella di vandalismo oltre ad essere ugualmente assurda, mai comunque avrebbe dato il diritto di abbordare la nave di Greenpeace in acque internazionali».
Intanto l’Olanda ha deciso di portare il caso Russia-Greenpeace davanti al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos), previsto dalla Convenzione Onu sul Diritto del Mare (Unclos) e la prima udienza è fissata ad Amburgo per il 6 novembre. La Russia, pur avendo sottoscritto l’Unclos, ha detto che non parteciperà al processo e non accetterà le decisioni del Tribunale.
Greenpeace fa notare che «Se la Russia dovesse davvero rifiutare la decisione del Tribunale, il risultato sarebbe una crisi generale del Diritto Internazionale ben oltre i limiti della questione tra Russia e Olanda. Il principio della libera navigazione in acque internazionali, che è alla base del diritto marittimo, sarebbe seriamente compromesso. Dal giorno dopo, infatti, chiunque può inventarsi accuse di pirateria come hanno fatto le autorità russe, abbordare e sequestrare chi vuole e poi rifiutare il giudizio del Tribunale internazionale».- See more at: http://www.greenreport.it/news/comunicazione/russia-contro-greenpeace-hooliganismo/#sthash.NnWIIQBP.dpuf