Comunicato stampa Novembre 2012 : Rischio Idrogeologico fiume Arno


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Romanelli (SEL): “Giuste le scelte della Regione, ma le dighe di Levane e La Penna vanno liberate da 12 milioni di metri cubi di fango, non basta innalzare la diga” Al via nuovo piano di investimenti per la messa in sicurezza.


“In Toscana – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – finalmente il rischio idrogeologico è diventata una priorità di Governo e di investimento di risorse, perciò rileviamo con favore, nei giorni in cui viene ricordata l’alluvione del 1966 a Firenze, le dichiarazioni del Presidente Rossi: la nostra regione è l’unica ad aver vietato l’edificazione nelle zone a grande rischio idraulico, e ora, finalmente, partiranno tutta una serie d’interventi per la messa in sicurezza dei nostri comuni”.

“Questa è la strada giusta e la Toscana, ricordando anche le recenti e tragiche alluvioni in Lunigiana, deve fare sempre di più per difendere il territorio dalla cementificazione selvaggia e per dare il proprio contributo alla lotta ai cambiamenti climatici”.”Bisogna crescere in qualità, decrescere in utilizzo dell’energia, del suolo e della materia”.


“Voglio quindi approfittare del dibattito per ricordare un’opera prioritaria da realizzare al più presto e che non è stata ricordata dalla Giunta: è la questione dei fanghi, dodici milioni di metri cubi, accumulati nelle dighe di Levane e la Penna, che bloccano le casse di espansione dell’Arno e che mettono in pericolo il Valdarno aretino, il Valdarno fiorentino e Firenze”.

“Questi fanghi non sono pericolosi, possono essere recuperati come sabbia, per un utilizzo economico, dando, per esempio, materiali da costruzione all’intera Toscana per i prossimi anni, oppure utilizzandoli come barriere contro l’erosione costiera”.

“Sfangare con le nuove tecnologie disponibili non determina torbide del fiume, anzi consente di ritrovare il fondo sassoso e quindi la capacità di auto depurazione”.

“In realtà il Presidente Rossi della situazione di Levane ne ha parlato, ipotizzando l’innalzamento della diga. Credo che togliere il fango sia più utile e lungimirante come soluzione, comunque prioritario. Poi si può anche innalzare la diga”

FONTE | comunicato stampa ufficiale

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