Verso Ecofuturo 2015: un universo di testimonianze #12

Continuiamo il nostro percorso di avvicinamento verso Ecofuturo 2015, attraverso la scoperta del profilo dei relatori del ricchissimo parco di quest’anno. La seconda edizione del Festival delle Ecotecnologie e dell’Autocostruzione che si svolgerà, dal 1 al 6 settembre, presso la struttura agrituristica Alcatraz, condotta da Jacopo Fo nel cuore della grande Umbria.


Per questa nuova straordinaria storia italiana tutta da raccontare è questa volta il turno di una coppia:

Giampietro Zonta e Daniela Raccanello

L’anno scorso ci avevano stupito portando ad Ecofuturo la prima collana al mondo che brilla di luce propria, grazie ad una tecnologia unica chetrasforma l’energia del sole prendendo spunto dalla fotosintesi clorofilliana.

Quest’anno Giampietro Zonta e Daniela Raccanello, i titolari dell’azienda orafa D’orica di Nove, tornano ad Alcatraz, per la giornata sul tema “Vivere e Abitare” con un’altra originale novità.

E’ l’estate del 2014 quando Daniela inizia a disegnare una nuova collezione di gioielli, ricercando un filato che abbia la stessa preziosità ed eleganza dell’oro. Insieme al marito Giampietro individua nella seta la perfetta sinergia con la produzione dei loro manufatti, ma per essere in linea con la filosofia aziendale di valorizzazione del Made in Italy, vorrebbe una seta interamente prodotta in Italia.

Peccato soltanto che la seta italiana… non esista più! Da tanti, tanti anni.

Secondo voi si sono arresi? Fortunatamente no. 
Risvegliando passioni sopite, riscoprendo straordinarie professionalità, coinvolgendo persone, imprese ed istituzioni hanno dato vita ad un ambizioso progetto: la rinascita, dopo più di 50 anni, della vera seta 100% italiana. Una seta che è anche “etica”, perché oltre a rispettare e valorizzare il lavoro artigianale, nasce da una filiera produttiva rispettosa dell’ambiente e interamente Made in Italy, dai bachi da seta al prodotto finito.

Attraverso una rete d’imprese costituita con tre cooperative sociali che si occupano anche di gelsibachicoltura, sono riusciti a ricostruire e riorganizzare l’intero ciclo produttivo della seta, dalla coltivazione del gelso all’allevamento dei bachi, fino alla trasformazione del filato, grazie alla preziosa collaborazione di Silvia Cappellozza e del CRA-API di Padova.

Ed è così che dalle abili mani dei maestri artigiani di D’orica, fili di seta vengono intrecciati assieme all’oro per creare oggetti unici ed esclusivi. Già presentati ai mercati internazionali, questi manufatti stanno riscuotendo grandi consensi, soprattutto da parte del pubblico femminile!

Se vi capiterà di incontrare di persona Giampietro Zonta, lo sentirete sicuramente esclamare: “E’ incredibile quello che sta succedendo!”. In pochi secondi verrete travolti dalla passione che spinge tutta la squadra dei “serici”, come amano definirsi gli esperti e i professionisti coinvolti nel progetto “La Rinascita della Via della Seta.
Una passione che sta aprendo non una ma tante strade, anzi tante “vie” della Seta!

Il loro mantra? “La sapienza del passato, la passione del presente, l’innovazione del futuro”.

Ah, un’ultima cosa: vi invitiamo ad adottare il nuovo saluto dei “serici”, che ormai non dicono più “buona sera”, ma il ben più originale “buona SETA”… provare per credere! Emoticon wink

Per saperne di più: www.setaetica.it

Qui il programma completo del Festival: http://festivalecofuturo.myblog.it/2015/07/11/programma/

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