UE: i prosumers hanno ragione e in Italia riparte la petizione

Grazie all’europarlamentare M5S Dario Tamburrano, di cui riportiamo integralmente l’articolo dal suo sito, la Commissione ITRE (energia, ricerca e industria), ha approvato un maxi emendamento che finalmente da riconoscimento ai cittadini autoproduttori di rinnovabili, non più come consumatori ma anche produttori o meglio come “prosumers”.

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Gli effetti di questa deliberazione saranno, una volta applicati, di rendere possibile lo scambio di energia nei sistemi di distribuzione chiusi ma anche la possibilità di un equo acquisto da parte della rete, dell’energia in eccesso prodotta dagli impianti di energie rinnovabili dei singoli cittadini e numerose altre conseguenze che è bene che leggiate direttamente nell’articolo a seguire, proprio dell’Onorevole Dario Tamburrano.

Voglio gioire con voi perchè gli effetti culturali di una votazione così trasversale del parlamento europeo, sono di dimensioni enormi e dimostrano, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la vergognosa latitanza del nostro governo nel non applicare gli ordini del giorno proposti del Senatore Gianni Girotto e approvati dal nostro parlamento.

In Legge finanziaria, come ha detto ieri Enrico Fontana, Direttore de “La Nuova Ecologia” al Forum di Qualenergia, nel quale sono intervenuto anch’io, sono stati presentati con il sostegno di Legambiente, emendamenti sui “sistemi di distribuzione chiusi”…..la speranza è l’ultima a morire…. diamogli una nuova spinta: facciamo ripartire la petizione.

Fabio Roggiolani – Vice Presidente Giga-FREE, coorganizzatore Ecofuturo Festival

Ecco il nuovo testo e la ripartenza della petizione: change.org/energielibere

Estratto articolo “Direttiva rinnovabili, verso i diritti dei piccoli produttori” (sito Dario Tamburrano)

TUTTI HANNO DIRITTO A PRODURRE, STOCCARE E CONSUMARE ENERGIA RINNOVABILE SENZA PAGARE TASSE

La commissione ITRE ha detto che gli Stati UE dovranno garantire a tutti i consumatori di energia il diritto di:

  • produrre, stoccare e autoconsumare energia rinnovabile senza pagare tasse, oneri e simili
  • vendere senza intermediari l’energia autoprodotta
  • associarsi nella produzione, nello stoccaggio e nel consumo su scala locale, formando una comunitàdell’energia rinnovabile
  • pagare oneri di rete equi e vendere alla rete elettrica a prezzo equo i surplus di energia autoprodotta: il prezzo dovrà essere come minimo pari a quello di mercato, con la possibilità un prezzo più alto per tener conto del valore aggiunto che i piccoli produttori offrono alla società e all’ambiente. E’ un’importante deroga alla legge del mercatoalla quale é improntata la nascente direttiva rinnovabili.

Da sottolineare che, esercitando questi diritti, i piccoli produttori di energia conserveranno anche tutti i diritti di cui sono titolari in quanto consumatori. Gli Stati UE, ha inoltre detto la commissione ITRE, saranno tenuti a:

  • rendere accessibile l’autoproduzione, lo stoccaggio e l’autoconsumo di energia rinnovabile anche agli inquilini, alle persone con basso reddito e a coloro che abitano in case popolari
  • prevedere procedure semplificate ed alleggerire gli oneri burocratici a carico degli autoproduttori e comunità dell’energia

INCENTIVI “SU MISURA” SENZA PASSARE DAL MECCANISMO DELLE ASTE

Sempre stando a quanto approvato dalla commissione ITRE, gli Stati UE avranno la possibilità di offrire incentivi “su misura” all’energia rinnovabile prodotta dai singoli cittadini e dalle comunità dell’energia più piccole, evitando il meccanismo dell’asta introdotto dalle regole generali.

Contemporaneamente – e questo é obbligatorio – gli Stati UE dovranno strutturare gli incentivi per le rinnovabili in modo tale che i cittadini che producono energia e le comunità dell’energia siano in grado di competere su un piede di parità con i grandi produttori. Va inoltre a vantaggio dei piccoli produttori il divieto a modificare retroattivamente al ribasso gli incentivi.

Sui diritti degli autoproduttori-autoconsumatori e delle comunità dell’energia, e ne siamo orgogliosi, siamo riusciti a costruire in commissione parlamentare ITRE un amplissimo e solido consenso trasversale: abbiamo ottenuto quasi l’unanimità, hanno votato a favore perfino gli esponenti del PPE, centrodestra, notoriamente avversi a questo genere di provvedimenti.

link articolo “Direttiva rinnovabili, verso i diritti dei piccoli produttori” (Sito Dario Tamburrano)

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