Teleriscaldamenti geotermici in Toscana: anche Montecatini Terme ai blocchi di partenza

Un interesse crescente quello per il teleriscaldamento geotermico in Toscana, regione culla della geotermia, già presente negli storici territori dei Comuni di Castelnuovo Val di Cecina (PI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Pomarance (PI), Santa Fiora (GR) e Montieri (GR), quest’ultimo giunto tra i finalisti dell’edizione 2017 dei RegioStars Awards.

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Si tratta di un elenco destinato ad ampliarsi anche oltre le storiche aree geotermiche, visto che è stato presentato in Regione Toscana il permesso di ricerca di risorse geotermiche sul territorio di Montecatini Terme e dintorni.

Un progetto fortemente voluto dall’amministrazione della città termale, che ha individuato nella società Kyotherm di Parigi un finanziatore della campagna di indagine e soprattutto della realizzazione di una rete di teleriscaldamento sul territorio. Una relatà, la società francese Kyotherm, leader del settore geotermico, che ha realizzato, tra gli altri progetti, anche la rete di riscaldamento del Parco di Disneyland di Parigi, oltre ad essere lo stesso gruppo aziendale cui appartiene la Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino, società nata per lo sviluppo del progetto di teleriscaldamento da fonte geotermica per l’abitato di Castelfiorentino, che proprio alcune settimana fa ha aperto la campagna di adesione della cittadinanza per l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento cittadino (vedi post “Teleriscaldamento geotermico a Castelfiorentino: si parte con le adesioni“).

Come spiegano al Comune di Montecatini terme “Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di individuare le risorse geotermiche (di bassa entalpia, ovvero a temperature non elevate) presenti sul territorio, ai fini della realizzazione di un impianto di teleriscaldamento cittadino con temperatura dell’ordine dei 45-50°C e portate variabili. Come altre città a livello europeo e internazionale Montecatini Terme ha quindi la possibilità di avviarsi verso un modello di città sostenibile attraverso lo sfruttamento del calore terrestre, contribuendo al risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni di CO2 e abbattimento della produzione di polveri sottili”.

Tra i principali vantaggi che sarebbero assicurati dal teleriscaldamento cittadino, come rileva l’amministrazione comunale, in particolare le ricadute occupazionali legate alla posa in opera della rete (dovute principalmente al coinvolgimento delle ditte del territorio), un «notevole risparmio dei cittadini nelle bollette, dell’ordine del 20-30% dei costi annui» e al contempo «un netto miglioramento della qualità dell’aria, con l’abbattimento delle emissioni e di oltre il 50 % delle polveri sottili», vantaggi cui si aggiungono «la possibilità di coinvolgere le nostre Terme nel progetto, che potrebbe portare al loro rilancio» e naturalmente fattori di «semplicità, comodità, sicurezza, in quanto non sarà distribuito combustibile bensì acqua calda».

Il comunicato del Comune di Montecatini rileva anche che “Nel progetto dell’amministrazione comunale il teleriscaldamento cittadino può costituire quindi uno dei più importanti tasselli della Montecatini Terme del futuro, una città candidata alla nomina transazionale Unesco”.

Un progetto davvero importante per lo storico centro termale toscano e per il suo territorio, che vedrà un momento importante di approfondimento e di partecipazione, nell’organizzazione di un convegno di studio e analisi del progetto sul teleriscaldamento, che costituirà un momento di presentazione di dettaglio dello stesso alla cittadinanza, che verrà organizzato in città nelle prossime settimane.

La Redazione di Ecquologia

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