Sussidi ambientalmente dannosi: al via la consultazione pubblica
Il Ministero dell’Ambiente ha lanciato la consultazione pubblica sulle proposte governative per abbandonare i sussidi statali alle fonti fossili a favore di misure più green che potranno trovare spazio nella prossima legge finanziaria.
Il nostro paese spende ogni anno ben 19,7 miliardi di euro per i cosiddetti SAD, cioè per i sussidi ambientalmente dannosi (dati 2018). Si tratta di un pacchetto di sostegni sotto forma di agevolazioni, finanziamenti o esenzioni ad attività che hanno un impatto negativo su risorse naturali, biodiversità e clima. Il pacchetto dei SAD viene aggiornato periodicamente e dalle ultime analisi pubblicate emerge come gli stessi sussidi superano di gran lunga quelli a favore delle attività ambientalmente sostenibile con il loro valore in continuo incremento.
In verità, già nella scorsa Legge di Bilancio è stato inserito il primo intervento di riduzione “graduale e progressivo” per questi aiuti, come spiegava a suo tempo il Ministro Costa: “I sussidi dannosi per l’ambiente dovranno essere sostituiti da misure economiche di supporto verdi, di pari entità, che andranno a compensare i precedenti aiuti riconosciuti sia alle imprese sia alle famiglie, già provate dall’emergenza Covid”.
L’elaborazione di questo nuovo vitruoso percorso è stata affidata ad una nuova Commissione interministeriale presieduta dallo stesso ministro Costa e coordinata dal Professor Pier Luigi Petrillo, con il gruppo di lavoro che in questi mesi ha studiato ed elaborato diverse proposte per la transizione ecologica e la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, sfociato in una consultazione pubblica, finalizzata a raccogliere il parere di cittadini ed imprese. In particolare, la Commissione ha formulato 6 proposte normative per la rimodulazione di 7 SAD previsti nel Catalogo governativo. In particolare tali sussidi sono:
- la minore accisa del gasolio rispetto alla benzina per l’utilizzo come carburante;
- l’accisa agevolata sul gas naturale impiegato negli usi di cantiere e nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi;
- l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per la produzione di magnesio da acqua di mare;
- la riduzione dei costi per i prodotti energetici (gasolio, benzina, GPL e gas naturale), usati per riscaldamento e come carburanti per autotrazione dalle Forze armate;
- l’esenzione dall’imposta di consumo per gli oli lubrificanti utilizzati nella produzione e nella lavorazione della gomma naturale e sintetica per la fabbricazione dei relativi manufatti;
- la riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali con consumi superiori a 1.200.000 mc annui;
- la riduzione dell’accisa sul GPL utilizzato negli impianti centralizzati per usi industriali.
La proposta della commissione è quella di impiegare l’aumentato gettito derivante dalla dismissione dei sussidi ambientalmente dannosi in diversi interventi che vanno dal rinnovo del parco veicoli circolante, destinando prioritariamente le risorse per l’acquisto di veicoli ad impatto emissivo basso o nullo, alla introduzione dei crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili negli specifici settori coinvolti.
Come ha sottolinetao lo stesso Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in occasione del lancio della consultazione pubblica, “Si tratta di una grande occasione di partecipazione – ha commentato Costa – perché chiunque potrà contribuire alle consultazioni, che si chiuderanno a fine agosto, in modo da trasformare le proposte in articoli da inserire nella prossima legge di bilancio […] La finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni ‘green’, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento. La logica è quella di ottenere un “saldo zero” a vantaggio di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità e, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.
Consultazione pubblica SAD (Sito MinAmbiente)
La Redazione di Ecquologia