Superbonus 110%: predisposti 13,95 mld per il finanziamento delle precedenti proroghe

Nota 15 settembre. Abbiamo corretto il titolo dell’articolo perché dalla nota del MEF avevamo dedotto che fosse stato finalmente deciso, come richiesto all’unisono da tutta la rete di Ecofuturo, il prolungamento della durata del Superbonus. Purtroppo ancora non è così. Tuttavia il segnale dell’ingente finanziamento delle precedenti proroghe è un segnale molto positivo. Ora non fermiamoci e puntiamo alla sola svolta che può fermare i soliti speculatori: allungare il Superbonus per tutti fino al 2023 e per condomini e gli IACP fino al 2025, premiando le pompe di calore e riducendo il bonus alle caldaie tradizionali.

Dopo l’Ok del Consiglio dell’Unione Europea al PNRR italiano, è stata predisposta la bozza di decreto MEF che assegna le risorse a ciascun Ministero, con la conferma della proroga del Superbonus 110%. Il decreto ripartisce tra i Ministeri interessati le risorse finanziare previste per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dopo il via libera da parte della Ragioneria dello Stato la settimana scorsa. Le risorse necessarie per confermare le proroghe per l’efficientamento energetico, ecobonus, sismabonus e Superbonus 110% sono pari a 13,95 mld, delle quali 10,2 mld per progetti già avviati e 3,9 per nuovi progetti.

Inoltre, se alle risorse stanziate dal Recovery Plan si aggiungono quelle provenienti dal Fondo complementare, si arriva ad una cifra pari a 18,5 mld di euro che renderanno possibile assicurare le proroghe dei bonus al 2022 e al 2023 (come da impegno pubblico del Governo).

Nel dettaglio la legge di bilancio 2021 e il nuovo decreto MEF prevedono proroghe per ciascun intervento che dovrebbero essere così definite:

  • per i condomini proroga per le spese sostenute al 31 dicembre 2022;
  • per gli alloggi sociali IACP proroga al 31 dicembre 2023 a patto che siano stati eseguiti il 60% degli interventi entro il 30 giugno 2023;
  • per persone fisiche con edifici unifamiliari composti da 2 a 4 unità proroga al 31 dicembre 2022, se entro il 30 giugno 2022 sarà stato effettuato almeno il 60% dell’intervento complessivo;
  • per le unifamiliari la scadenza resta quella assegnata dalla legge di bilancio al 30 giugno 2022.

Si attende adesso la pubblicazione del decreto definitivo in Gazzetta Ufficiale.

La Redazione di Ecquologia

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