Sugli scaffali le prime bottiglie di vino con bilancio delle emissioni di CO2 certificato

Quelle della vendemmia 2009 di Salcheto, azienda di Montepulciano (Si) sono le prime bottiglie che finiranno sugli scaffali italiani ed internazionali ad aver calcolato tutte le emissioni di anidride carbonica dovute alla produzione e alla commercializzazione del vino stesso.

L’analisi, vero e proprio apripista per l’intero settore, ha prodotto un indice di 2,02 kg. di CO2eq per ogni bottiglia da 750ml, comprendendo non solo il lavoro in vigna e in cantina ma anche le emissioni dovute al reperimento delle materie prime (vetro in primis) e del trasporto verso il consumatore finale.


E a Salcheto la strada per la riduzione degli sprechi e delle emissioni è già stata intrapresa e viaggia accanto a quella per la qualità enologica dei vini prodotti. Già dalla prossima vendemmia, infatti, l’azienda potrà contare su una cantina a completa autonomia energetica che potrà essere la prima cantina “Off Grid” al mondo ossia completamente scollegata dalle reti di distribuzione energetica. Il risultato è stato raggiunto abbinando in modo integrato il risparmio energetico allo sfruttamento, delle energie rinnovabili presenti in campagna, non solo fotovoltaico ma anche geotermico e biomasse

Ma il lavoro di ricerca guarda già oltre: “Ogni traguardo è un punto di partenza ed il sistema di analisi della Carbon Footprint che abbiamo studiato ci permette di individuare alcune importanti criticità dell’impatto sull’ambiente del consumo moderno di vino. Sapere quanta CO2 si produce permette di analizzare quanta energia si consuma e dove sono gli sprechi. Stiamo quindi già lavorando su scelte alternative di packaging, il principale responsabile delle emissioni dei gas climalteranti, che presenteremo entro fine anno” sono le parole del Prof. Ing. Domenico Andreis, coordinatore del Gruppo di Lavoro Salcheto Carbon Free.

Questo approccio ha portato ad una proposta aperta di quadro di intesa rivolta ad attori privati ed istituzionali del comparto, la cosiddetta Carta di Montepulciano, online sul sito www.cartadimontepulciano.it.

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