Scie chimiche, tra complotto e bufala
La teoria del complotto delle scie chimiche sostiene che le scie degli aerei (sì, quelle che a chiunque di noi capita di vedere alzando gli occhi al cielo) siano composte da agenti chimici, spruzzati in volo attraverso apparecchiature montate sugli aerei. Abbiamo deciso di far chiarezza una volta per tutte a questa deriva intellettuale.
Secondo questa teoria l’operazione farebbe parte di un complotto mondiale portato avanti da personaggi aderenti al Nuovo Ordine Mondiale; i motivi sarebbero molti, e tutti fra loro collegati (cambiamento del clima, controllo dei terremoti con lo scopo di diminuire la popolazione mondiale, creazione di campi elettromagnetici per il funzionamento di microchip sottocutanei, vendita di farmaci).
Tale teoria del complotto delle scie chimiche non ha mai trovato credito nell’ambito della comunità scientifica; le scie che i sostenitori della teoria identificano come scie chimiche non hanno alcuna caratteristica che le renda incompatibili con le normali scie di condensazione che, in base alle condizioni atmosferiche e al traffico aereo, possono assumere aspetti eterogenei e inconsueti.
Il diffondersi di questa teoria ha fatto sì che a Modena, nei giorni scorsi, alcune associazioni che sostengono il complotto mondiale, si dessero appuntamento per una manifestazione indetta “con lo scopo di informare le persone del grande pericolo delle scie chimiche”. E io sono andato a seguire la loro manifestazione.