Scenario energetico europeo: accelera il declino del carbone

Con le rinnovabili emergenti come eolico e fotovoltaico che per la prima volta raggiungono la parità dei costi con gli impianti a carbone e a gas ed un calo del 5% delle emissioni del settore energetico, appare sempre più accelerato ed irreversibile il declino dei carboni nella produzione energetica del Vecchio Continente.

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Il 2018 è stato infatti l’anno del soprapasso, nel quale cioè la produzione rinnovabile europea ha finalmente superato quella del carbone, con una crescita delle FER del 2%, a fronte di un vistoso -6% della produzione di energia elettrica da carbone e con le energie pulite che coprono oggi il 32,3% del mix elettrico europeo contro un 30% del carbone. A fornire questi scenari aggiornati un nuovo report “The European Power Sector in 2018” (scaricabile in calce all’articolo) Si tratta di un rapporto redatto annualmente da Agora Energiewende e Sandbag, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Il nuovo rapporto analizza approfonditamente l’intero comparto elettrico europeo attraverso trend e previsioni a breve termine, tracciando un quadro complessivo che conferma il rapido declino del carbon fossile nella produzione di elettricità in gran parte dei Paesi europei, con precise puntualizzazioni.

Infatti, come spiega Dave Jones, analista di Sandbag, “Questa è la storia di due carboni, visto che la maggior parte del calo proviene dall’antracite (il cosiddetto hard coal) e non dalla lignite”, combustibile più sporco ed impattante ed ancora profondamente radicato nel sistema elettrico.

Una spinta evolutiva, quella dello scenario elettrico europeo, determinata dalle aste al ribasso, dagli incrementi dei prezzi sul mercato  della CO2 e da un incremento significativo dell’LCOE (Levelized Cost Of Energy) delle energie fossili, con  eolico e fotovoltaico che possono oggi competere con i tradizionali impianti termoelettrici. Molto significative ed esemplificative al riguardo le aste rinnovabili in Germania, dove le gare si sono chiuse con offerte tra 45 e 60 euro per MWh, con il costo dell’elettricità prodotta da rinnovabili, oggi molto simile o addirittura inferiore ai prezzi dell’elettricità all’ingrosso in molti paesi europei.

Comparazione tra costi di carbone e gas e prezzi tedeschi di energia solare ed eolica

Si tratta di una grande leva, quella della convenienza economica sempre più sbilanciata verso le rinnovabili, per gli impegni energetici e di lotta ai cambiamenti climatici dei singoli stati europei. Infatti solo in ambito solare, si è registrato un incremento della nuova capacità fotovoltaica di oltre il 60%, portandosi a quasi 10 GW installati nel 2018, con stime evolutive che, secondo gli analisti, potrebbero triplicare a 30 GW entro il 2022.

Un altro aspetto messo in evidenza dagli analisti autori del report è costituito dal fatto che i paesi che hanno registrato le crescite più significative sul rinnovabile sono anche quelli che hanno registrato crescite anche nel settore del carbone, mettendo in discussione l’idea che le nazioni debbano rivolgersi obbligatoriamente al gas come combustibile di transizione. Al riguardo lo stesso Dave Jones precisa come In soli sei anni, tra il 2012 e il 2018, le emissioni annue di CO2 dell’Europa dalle centrali a carbone sono diminuite di 250 milioni di tonnellate senza aumentare quelle legate alla produzione di energia con il gas naturale”.

Link per scaricare il Rapporto “The European Power Sector in 2018” di Agora Energiewende e Sandbag

Sauro Secci

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