Confluenze – Rassegna Nazionale di Poesia della Città di Arezzo
Salviamo la Maddalena dal tombamento degli inquinanti! Il capping una bestemmia colossale
Caso Arsenale Militare Isola de La Maddalena. Come possiamo bonificare un Sito altamente inquinato? Inquinato da decenni di presenza di natanti militari anche a propulsione nucleare ? Si come facciamo? Invece di rimuovere il tutto il sedimenti e cioè la parte più fine che in questo caso si è depositata nell’area di pertinenza del bacino dell’Arsenale ma era su roccia granitica, quale soluzione adottano i progettisti dell’intervento? Tombare il tutto con un capping, intervento di sigillatura (non sicura al 100/100) dei sedimenti inquinati.
{tweetme} #Maddalena #capping ”Il capping una bestemmia colossale”{/tweetme} È evidente che gli interventi di dragaggio convenzionali non possono e non potranno mai essere assolutamente applicati, allora cosa si progetta?” L’unica cosa che faccia rimettere in gioco i “soliti noti” e cioè il “capping”. Peccato che ci si sia dimenticati dell’unica tecnologia che virtuosamente in maniera veramente ecologica poteva intervenire eliminando in modo selettivo e senza plume la parte superficiale inquinata rendendo l’area, dopo l’intervento, uno splendido fondale cristallino di granito. Questa tecnologia ormai nota anche e soprattutto all’estero (Cina in primis) si chiama Limpidh2o Decomar capace di rimuovere selettivamente con fluido di ricircolo sigillato i sedimenti senza appesantirli dell’acqua circostante. Un dubbio: ma siamo sicuri che il capping, ammesso e non concesso funzioni perfettamente per tombare i sedimenti in genere, possa mitigare un pericolo probabile latente? Cioè nella zona stazionavano e si muovevano natanti a propulsione nucleare non potrebbero i sedimenti in loco avere un carico seppur lieve radioattivo?Comunque il “capping” è una bestemmia faraonica in generale questo sempre ma ora alla luce del Limpidh2o ancora di più ! Giuliano GabbaniDirettore Scientifico Associazione Giga