“Rinascimento Green”: l’evento siciliano del 5 giugno

Jacopo Fo e Alfonso Pecoraro Scanio intervengono a sostegno della campagna di Rinascimento Green “Sicilia 100% rinnovabile”.

Jacopo Fo e Alfonso Pecoraro Scanio sono intervenuti lunedì 5 giugno a sostegno della petizione Sicilia 100% Rinnovabile, in occasione dell’evento online organizzato da Rinascimento Green, associazione attiva nella lotta ai cambiamenti climatici, per festeggiare la giornata mondiale dell’ambiente.

Le energie rinnovabili significano benessere e condivisione, offrono potenzialità straordinarie per le persone e per il pianeta. Pensiamo alle comunità energetiche, una rivoluzione di proporzioni enormi a portata di mano. Cittadine e cittadini che si uniscono, producono localmente la propria energia, ne condividono i benefici, ottenendo da un lato ottimi guadagni per chi vende, dall’altro grande risparmio per chi acquista. La chiave per diffondere questi principi e queste soluzioni è raccontare il nostro sogno. Un sogno di cambiamento, di speranza, di condivisione, di scenari migliori e possibili“.

“La crisi climatica incombe, ma non tutto è perduto. C’è tempo e modo per cambiare le cose, basta attivarsi nell’interesse comune, nell’interesse dei siciliani, degli italiani, di tutti noi. Ogni persona che combatte per questi valori, che si impegna per diffondere queste idee, è il sogno che cammina, è la vita che viene avanti. La nostra grande sfida è convincere la popolazione che, prima dell’apocalisse climatica, è possibile fare qualcosa di diverso, è possibile sognare”. Ha spiegato Jacopo Fo, esprimendo il proprio appoggio alla campagna.

“Abbandonare gas e petrolio, oltre a favorire l’indipendenza dalle multinazionale del fossile ed a garantire sicurezza in un momento di crisi energetica – considerata l’incertezza e l’oscillazione dei prezzi dell’energia dovute alla guerra in Ucraina – permetterebbe di dare respiro alle tasche dei cittadini, beneficiando degli sconti in bolletta grazie all’utilizzo di energia prodotta localmente. Ad esempio tramite le comunità energetiche: energia Made in Sicily”. Ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, illustrando i risvolti politici del progetto.

Due tra i nomi più importanti dell’ecologia in Italia sono scesi in campo per supportare la campagna Sicilia 100% Rinnovabile, sollecitando l’Amministrazione siciliana affinché operi urgentemente una transizione ecologica equa ed inclusiva, eliminando definitivamente l’uso delle fonti fossili.

“Diverse realtà inquinate della Sicilia, come ad esempio Gela e Siracusa, nelle quali sono già attivi due gruppi Transistor, la rete di hub locali promossa da Rinascimento Green per portare la transizione ecologica nei territori, soffrono ogni giorno il danno provocato dall’industria del petrolchimico. Le comunità chiedono alle Istituzioni soluzioni che tutelino il benessere delle persone, non delle solite multinazionali”. Spiega Stephanie Brancaforte, direttrice di Rinascimento Green.

Nonostante le indicazioni dell’Unione Europea infatti, secondo cui entro il 2050 è necessario raggiungere la neutralità climatica, il Presidente Schifani ha annunciato ad aprile lo stop ai nuovi impianti fotovoltaici, scatenando le proteste dei movimenti ambientalisti e dell’industria del fossile.

“Questo webinar, organizzato per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente, è stata l’occasione per proporre un nuovo modello energetico, incentrato sulle risorse del sole e del vento, di cui la Sicilia è dotata come poche realtà in tutta Europa. Un modello che possa portare le comunità ad abitare territori vivibili, respirare aria pulita. I siciliani meritano di poter beneficiare di tutte le opportunità offerte dalla transizione ecologica, a partire dai guadagni per i loro portafogli grazie alla produzione di energia conveniente ed a kilometro zero. Salute, ambiente ed economia locale: ogni settore nella vita dei territori trarrebbe evidente giovamento da un cambio di paradigma. Chiediamo al Governo regionale di non precludere questa enorme possibilità alla propria cittadinanza”. Prosegue Brancaforte.

Roberto Bissanti, Elisa Privitera e Nicolò Distefano, esperti del settore intervenuti insieme a Fo e Scanio, hanno offerto il loro contributo tecnico a supporto della petizione. Se da un lato Bissanti, ingegnere aerospaziale e progettista energia rinnovabili, ha enunciato, numeri alla mano, la visione strategica di un modello energetico rinnovabile in grado di portare autosufficienza alla Sicilia, Distefano è intervenuto in rappresentanza dei Transistor locali, offrendo il punto di vista di chi, vivendo quotidianamente la realtà siciliana, percepisce in prima persona l’urgenza della transizione ecologica. Focus sull’emarginazione della popolazione dai processi decisionali e sulle conseguenza sociali del sistema del fossile nella realtà di Gela per Elisa Privitera, Dottoressa di ricerca in “Pianificazione e progetto per territorio e ambiente” presso l’Università di Catania.

“Gli impianti eolici off-shore, spesso avversati senza reali motivazioni di tipo ambientale, come nel caso dell’impianto al largo delle Isole Egadi, permetterebbero una produzione di energia enorme, in grado di soddisfare il fabbisogno di larga parte della regione. Tutto questo senza impattare sul mare, visto che gli impianti sono galleggianti e prevedono la costruzione solamente di alcuni tiranti collegati ai fondali, permettendo di trasformare le aree in cui sono installati in aree protette, impedendo le attività di pesca a strascico che devastano gli ecosistemi marini. E’ intervenuto Pecoraro Scanio, promuovendo le tecnologie in grado di offrire maggiori risultati nel contesto siciliano.

“Quella che spesso manca è la reale conoscenza di come funzionano le diverse tecnologie, e dell’impatto sui territori. Gli impianti fotovoltaici non rappresentano una minaccia per l’agricoltura. Al contrario. Permettono agli imprenditori agricoli di auto-produrre la propria energia, grazie all’utilizzo di pannelli sopraelevati rispetto al suolo. Risparmiano sui costi delle bollette e ricavano un profitto extra per sostenere la propria attività”. Ha puntualizzato Roberto Bissanti.

“La più grande forse delle obiezioni rivolte all’utilizzo delle tecnologie rinnovabili è quella delle possibili speculazioni da parte della criminalità organizzata. Obiezione che trova facile risposta: il problema non è il rinnovabile, il problema è la criminalità! Le organizzazioni criminali infatti attuano le proprie attività illecite in ogni settore, dall’energia alle catene di supermercati. Dovremmo forse per questo smettere di andare al supermercato? Le soluzioni per impedire speculazioni nella costruzione degli impianti ci sono. Ad esempio condizionando il rilascio delle autorizzazioni all’inizio della costruzione degli impianti entro pochi mesi. O verificando la trasparenza e la credibilità delle garanzie bancarie prima del rilascio delle autorizzazioni. Quella che manca è la volontà di cambiare le cose, chiediamo che la politica si esponga e prenda posizione. I cittadini hanno diritto a vivere in una regione pulita, prospera, autosufficiente. Una Sicilia 100% Rinnovabile!”. Ha concluso Pecoraro Scanio.

Per saperne di più, è possibile contattare Rinascimento Green all’indirizzo info@rinascimentogreen.it o Stephanie Brancaforte, 389 635 4307.

Sito web di Rinascimento Green: https://www.rinascimentogreen.it

Sito web di Transistor: https://www.transistor.city

Link alla petizione: https://actionnetwork.org/forms/sicilia-100×100-rinnovabile/

Link Video dell’evento: https://www.facebook.com/RinascimentoGreen/videos/273740628548388

Rinascimento Green è un’associazione nata nel 2019 per promuovere un green deal dal basso, diffondere la transizione ecologica inclusiva e l’abbandono delle fonti fossili.

Redazione

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