Riciclaggio dei rifiuti: nuova vita anche per il Tetrapack
Anche l’ultima edizione di Ecofuturo 2015 è stata occasione di bellissimi esempi virtuosi di aziende impegnate sul fonte del recupero di materiali da raccolta differenziata nel corso della bellissima giornata “Verso Rifiuti Zero”, coordinata la mattina da Alessandro Sortino, ex Iena ed oggi Direttore artistico di TV2000 e che mi ha visto nel pomeriggio introdurre uno di questi esempi che viene dalla Toscana come la seconda vita della plastica riciclata (vedi post “Riciclaggio plastiche: la soluzione toscana plastica post consumo seconda vita da raccolte differenziate“).
Un elemento fondamentale ed assolutamente centrale quello della raccolta differenziata, anche e soprattutto nel destino che i materiali recuperati dal coinvolgimento del singolo cittadino.
Rimanendo in Toscana e vedendo ancora una volta legata ad un fulcro fondamentale del riciclaggio toscano come Revet Recycling (link sito), vorrei parlare oggi di un altro dei simboli della civiltà dei consumi e della conservazione degli alimenti come il Tetrapack e del riciclaggio che una delle aziende cartarie di riferimento come Lucart, una delle prima a fregiarsi del marchio europeo Ecolabel di ecosostenibilità di prodotto.
Il tetrapack è un materiale composito che richiede un approccio di recupero altrettanto strutturato dal momento che è composto da:
- Carta per il 74%: si tratta del principale componente, utilizzato in misura sufficienteper rendere il contenitore stabile, senza aggiungere peso inutile. La carta é una materia prima rinnovabile, essendo costituita da fibre di cellulosa ricavate dal legno;
- Polietilene: presente in sottili strati che vengono aggiunti per sigillare il prodotto all’interno e proteggerlo dagli agenti esterni;
- Alluminio: i contenitori in Tetrapack progettati per conservare i prodotti senza refrigerazione contengono anche un sottilissimo strato di alluminio, con il compito di proteggere il prodotto dall’ossigeno, dagli odori e dalla luce.
Sono un miliardo i contenitori di Tetra Pak recuperati in un anno dal gruppo Lucart nei suoi due impianti dedicati esclusivamente al riciclo dei cartoni per bevande in poliaccoppiati:
- quello di Grenoble in Francia;
- quello di Diecimo in provincia di Lucca.
Ed è proprio nell’impianto lucchese che Revet Recycling spedisce le balle omogenee di tetrapak selezionate nel proprio impianto dopo che i cittadini hanno correttamente conferito il tetrapak nei contenitori della raccolta differenziata multi materiale. Una serie di risultati 2014 che Lucart ha presentato anche durante il convegno “L’economia circolare di Lucart. Fiberpack: l’evoluzione del riciclo”, organizzato all’Expo presso l’area espositiva “Waterstone by Intesa Sanpaolo” .
Si tratta di un innovativo processo di trattamento, capace di separare con precisione lefibre di cellulosa dal resto dei materiali, utilizzando una tecnologia che permette il recupero del 100% dei componenti dei cartoni per bevande. Dal processo di selezione delle fibre di cellulosa Lucart ottiene il Fiberpack, con il resto del materiale da cui si ricava AL-PE (alluminio-polietilene), avviato alle industrie che producono manufatti per l’edilizia, elementi per l’arredo urbano e oggetti di uso comune. Con Fiberpack è possibile produrre carta per tutti gli usi domestici, dando vita ad una carta estremamente morbida e soffice ma anche resistente e assorbente, caratteristiche ideali per fazzoletti, tovaglioli, strofinacci e carta igienica. Dall’esclusivo processo di recupero Lucart hanno origine due esclusive linee di carta 100% ecologica: unadestinata al mercato professionale e Grazie Natural, destinata invece al mercato consumer.
Il processo di realizzazione di Fiberpack è ecologico e tutti i prodotti sono certificati dal marchio comunitario di qualità ecologica del tessuto carta Ecolabel.
Venendo alle prestazioni ambientali del processo di recupero conseguiti da Lucart per il 2014, sono quantizzabili in ben 28.715 tonnellate di Co2 non emessa in atmosfera e 165.000 alberi non tagliati, pari a una superficie boschiva di 556.000 mq (l’equivalente di 78 campi da calcio). La nuova tecnologia di recupero è stata messa a punto da Lucart Group nel 2011, a fronte della collaborazione con Tetra Pak, che permette di produrre carta 100% ecologica ottenuta dal riciclo dei contenitori di bevande e che ha consentito di recuperare 995 milioni di cartoni per bevande (da 1 litro) in un anno, evitando un volume di discarica equivalente pari a 68.000 metri cubi. Proprio nell’occasione di EXPO l’Amministratore Delegato di Lucart Group Massimo Pasquini ha rilevato che il gruppo “ha iniziato con orgoglio 4 anni fa con un investimento globale di oltre 10 milioni di euro ed abbiamo deciso di raccontare come la nostra azienda sia impegnata da oltre 60 anni a sviluppare un progetto di business sostenibile, adottando un modello circolare di produzione che limiti al massimo l’utilizzo di risorse non rinnovabili e massimizzi l’efficienza del riutilizzo. Dai suoi esordi, infatti, Lucart si è impegnata a rendere sempre più concreto il rapporto tra impresa e ambiente e per questo motivo ogni giorno lavoriamo per organizzare i nostri sistemi produttivi e logistici tutelando l’ambiente ed il territorio. Fiberpack ci conferma ulteriormente come una realtà all’avanguardia per innovazione e rispetto ambientale, in grado di creare successo economico lungo tutta la filiera. Offriamo al consumatore dei prodotti di altissima qualità che si contraddistinguono per una storia dal forte valore etico”.
Relativamente alla fondamentale filiera di recupero è il Direttore Marketing e Commerciale Consumer di Lucart Group Massimo Gai a rilevare che “il successo di questo progetto è il frutto dell’impegno di tutti gli attori coinvolti nella filiera, a partire da Tetra Pak, che produce soluzioni per il confezionamento degli alimenti; ai cittadini che separano i contenitori in modo tale da facilitare il compito delle società che gestiscono la raccolta differenziata; a Lucart che li ricicla per dare vita a carta 100% ecologica senza tagliare alberi e infine, a quegli operatori della GDO, che condividendo il valore del progetto, offrono al mercato il prodotto finito ottenuto dal riciclo dei contenitori tipo Tetra Pak®”.
A seguire un breve ma efficace video che ci accompagna nel nuovo processo e nel nuovo prodotto da riciclaggio di Lucart.

Sauro Secci