30-03-2016-ravenna camera di commercio convegno degli spedizionieri

Ravenna, convegno dragaggi…essere o non essere?!

Pubblichiamo qui l’articolo dell’architetto Daniele Vistoli uscito su “Più Notizie – Ravenna Cronaca”


Teoderico o Teoderico. Un convegno opportuno sui dragaggi, una buona organizzazione, una padrona di casa perfetta, dei relatori molto competenti. La giornata organizzata dagli Spedizionieri di Ravenna, ha sviscerato alcuni dettagli della nuova normativa sui sedimenti di risulta dai dragaggi portuali, ma è andata oltre, interrogandosi sul futuro del Porto, che poi è quello della Città. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, pur interessanti, perché avviano un processo meno vessatorio e più analitico/puntuale <non permissivo> ritengo un attimo di soprassedere. Intervengo sugli aspetti invece di vision futura sulle Nostre problematiche, fermo restando che mi è rimasto il dubbio…

“Essere o non essere una città all’ altezza della sua storia, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna, nonché quelli della politica degli ultimi 30 anni o prendere le armi contro un mare di affanni e contrastandoli porre loro fine?” Non ogni metro, ma ogni centimetro di approfondimento del nostro porto è un valore economico significativo, per gli operatori e per la città. La conformazione del nostro porto però, non consente approfondimenti oltre un paio di metri, pena dragaggi continui di mantenimento fondali, di parecchie miglia off-shore, tecnicamente ed economicamente insostenibili; comunque non sufficienti per le navi attuali e/o di nuova generazione.

In ogni caso i sedimenti devono essere collocati, in un ampio raggio di convenienza macroregionale e non solo su Ravenna. Con 52 progetti portuali avviati nel mondo, per approfondimenti fondali a 20 metri e oltre, il nostro respiro non va oltre il 2020. Basta con analisi che si basano sul “non ci sono soldi”, in assenza di valutazioni su bilanci di costi/benefici complessivi >0. Tre porti del Nord Adriatico, Ravenna, Venezia, Trieste, interrelati acqua, gomma, ferro, con fondali mantenibili a 20 metri, anche off-shore se necessario, sostengono qualunque costo in relazione ai benefici di strategia portuale futura ed economica complessiva, di livello nazionale volta all’ Europa, per traffici dal Canale di Suez e non solo, conti alla mano; invito la Camera di Commercio di Ravenna, per cortesia istituzionale, a farsi parte dirigente dello studio.

Fonte: Più Notizie – Ravenna Cronaca

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