Progetto PORTENT di Enea. Recupero materiali da telefoni a fine vita

Portent: un progetto ENEA per riciclare i vecchi smartphone

Portent è un progetto per creare un nuovo processo per il recupero di materiali e metalli di alto valore da telefoni cellulari a fine vita. Il tutto nell’ottica virtuosa dell’economia circolare. Il progetto Portent è co-finanziato da Regione Lazio. Mentre il coordinamento è del Laboratorio ENEA ‘Tecnologie per il Riuso, il Riciclo, il Recupero e la valorizzazione di Rifiuti e Materiali’.

Il 2020 ha fatto registrare una significativa crescita della raccolta di questa tipologia di rifiuti. Infatti a livello nazionale sono state superate le 78mila tonnellate con un +7,68% rispetto al 2019. La Regione Lazio ha fatto registrare una quota di circa 6mila tonnellate, con un significativo balzo in avanti rispetto alle 2400 del 2019. Tra questi rifiuti, i telefoni cellulari costituiscono gli apparecchi elettronici di maggiore interesse per i materiali preziosi e strategici che contengono.

Una tonnellata di schede elettroniche da cellulari a fine vita contiene in media 276 g di oro, 345 g di argento, 132 kg di rame. Considerando poi magneti e antenne integrate abbiamo un elenco che si allunga con le terre rare come neodimio, praseodimio e disprosio. Questi possono raggiungere 2,7 kg per tonnellata di cellulari e smartphone.

Recupero materiali da telefoni a fine vita – la pagina dedicata sul sito ENEA

Nell’ambito di Portent i ricercatori si avvarranno di tecnologie idrometallurgiche, alternative alla pirometallurgia. Tecnologie quindi in grado di garantire bassi consumi energetici, operando a temperatura ambiente, ridotte emissioni, modularità degli impianti e flessibilità di impiego. Si tratta di una serie di caratteristiche che permettono un agevole ed efficace processo di up-scaling e facile replicabilità nei contesti industriali. Non trascurando nel contempo gli aspetti di accettabilità sociale di questa tipologia di impianti a livello locale. Oltre a tutto ciò, a progetto ultimato, i risultati della ricerca saranno trasferiti al tessuto imprenditoriale. Sia per l’innovazione tecnologica dei processi industriali sia per lo sviluppo di nuove competenze professionali di alto profilo.

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La Redazione di Ecquologia

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