Nuova Direttiva Acqua UE: più rubinetto, meno veleni

Il Parlamento Europeo ha approvato in questi giorni lo schema di direttiva sull’acqua potabile con una serie di obiettivi guida, come l’aggiornamento dei parametri di qualità delle acque, la promozione del consumo dell’acqua del rubinetto, la riduzione dei veleni, la diminuzione degli imballaggi in plastica.

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Il testo del nuovo provvedimento UE include tra le novità la possibilità che l’acqua del rubinetto debba essere fornita gratuitamente, o comunque a basso costo, in locali pubblici come ristoranti, mense e servizi di ristorazione in genere; l’innalzamento delle soglie massime per alcuni inquinanti, con il dimezzamento del limite vigente per il piombo e i batteri nocivi; l’introduzione di limitazioni per taluni interferenti endocrini e l’attualissimo tema del monitoraggio dei livelli di microplastica.

Nella versione legislativa approvata dal Parlamento europeo figurano una serie di obblighi per gli stati membri, tra i quali quello di garantire l’accesso universale all’acqua pulita e il miglioramento dell’accesso all’acqua nelle città e nei luoghi pubblici, attraverso la costruzione di fontane gratuite, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico.

Un forte richiamo nel nuovo testo è rappresentato dal fatto che gli Stati membri si concentrino anche sulle esigenze dei gruppi vulnerabili della società in termini di accesso all’acqua, con particolare riferimento alla individuazione delle persone senza accesso, o con accesso limitato alla risorsa, inclusi i gruppi vulnerabili ed emarginati, valutando le migliori metodologie per migliorarne l’accesso. Gli stessi destinatari dovrebbero inoltre essere informati in modo chiaro su come allacciarsi alla rete di distribuzione o sulle modalità alternative di accesso all’acqua potabile.

Un obiettivo importante da parte della Commissione Europea, è rappresentato dalla riduzione del consumo di acqua in bottiglia, che potrebbe consentire alle famiglie UE un risparmio di oltre 600 milioni di euro all’anno. Un aspetto quest’ultimo, di grande rilevanza ambientale, dal momento che una maggiore fiducia verso l’acqua di rubinetto da parte dei cittadini utenti, darebbe un contributo determinante alla riduzione dei rifiuti di plastica dall’acqua in bottiglia, che tanto impatto anno verso tutti i corpi idrici, con particolare riferimento ai nostri mari. Come sappiamo infatti, le bottiglie rappresentano uno degli articoli di plastica monouso più diffusi sulle spiagge del vecchio continente. Un testo quello approvato dall’Europarlamento che va ad aggiornare la direttiva sull’acqua potabile, al quale adesso manca soltanto il Consiglio che deve approvare la posizione negoziale.

Sauro Secci

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