NO2, NO GRAZIE! Un nuovo progetto di scienza partecipata con i cittadini rilevatori
L’inquinamento atmosferico, atavico problema sempre più pressante, sopratutto nelle aree urbane fortemente antropizzate, ha visto apparire su questo triste palcoscenico diverse sostanze inquinanti, alcune delle quali, come il biossido di azoto, molto difficile da gestire anche perchè legato alla variabilità delle modalità di combustione, è sempre stato uno dei più difficili da fronteggiare (vedi nostro post “Biossido di azoto (NO2): l’inquinante che non passa mai “di moda”).
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Proprio su questo inquinante così subdolo, un nuovo progetto di scienza partecipata sul tema della qualità dell’aria promosso dall’Associazione Cittadini per l’Aria Onlus, dal nome eloquente “NO2, NO GRAZIE“. Si tratta di una iniziativa, giunta alla terza edizione, che chiama all’appello i cittadini di tre grandi metropoli italiane come Roma, Milano e Napoli, i quali saranno chiamati a dare il loro contributo fattivo nell’attività di rilevamento del biossido di azoto (NO2) in atmosfera.
Si tratta di un progetto che richiama nella mia mente un pionieristico progetto dal titolo “Monitoraggio ambientale tra cultura e produttività”, da me progettato e coordinato ben 20 anni fa in una scuola superiore (un liceo scientifico), con il coinvolgimento anche di ENEA, CNR e ARPAT, che vide i ragazzi della scuola e i loro insegnanti coinvolti in modo interdisciplinare, in una campagna di rilevamento dei flussi di traffico nella loro città, i cui dati furono poi elaborati da un modello matematico per elaborare poi le concentrazioni al suolo dei principali inquinanti (vedi post del mio blog “Educazione ambientale: finalmente diventa materia a scuola e la mia mente ritorna…“.
Come sappiamo anche dagli ultimi dati sulla mortalità da inquinamento atmosferico, l’Italia è uno dei paesi che paga il più alto tributo in termini di vite umana, con aree come la pianura padana che, in certi periodi dell’anno, caratterizzati da forte stagnazione atmosferica, diviene una autentica, immensa, camera a gas.
In un tale contesto uno degli inquinanti più difficili da fronteggiare, anche per i meccanismi e per le dinamiche per cui si forma è proprio l’NO2 (biossido di azoto), legato sopratutto a sorgenti come il traffico veicolare, soprattutto se diesel e comunque a tutti i processi di combustione. Proprio il biossido di azoto (NO2), è una sostanza estremamente nociva per l’organismo (vedi figura seguente), anche per l’associazione della sua presenza in atmosfera con altri pericolosi inquinanti come i particolati fini ed ultrafini (PM10, il PM2.5, IPA (idrocarburi policiclici aromatici), etc).
Purtroppo, come sappiamo, le misure sino ad oggi attuate a livello di nuclei urbani, con particolare riferimento alle grandi città, sono limitati ad interventi contingenti di scarsa efficacia e mai tesi alla prevenzione del fenomeno, aspetto divenuto una grande priorità e che richiederebbe interventi strutturali, vista la grande priorità sociale a cui è associato.
Una priorità assoluta di intervento che arriva sia da rapporti ed analisi che dalle postazioni di rilevamento con le concentrazioni di NO2 che superano in certi casi anche del 50% il limite annuo medio previsto dalla legge, fissato a 40 µg/m³.
In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Cittadini per l’Aria, associazione impegnata da alcuni anni a difesa del diritto fondamentale del cittadino di respirare aria pulita, ha lanciato la terza edizione di NO2, NO Grazie!, interessante come campagna di scienza partecipata orientata a cercare di orientare le politiche locali delle amministrazioni per il miglioramento della qualità dell’aria.
Nell’edizione appena avviata del progetto saranno tre le città simbolo del nord, del centro e del sud, come Milano, Roma e Napoli, tutte con una qualità dell’aria compromessa, ad essere monitorate grazie alla collaborazione di altre associazioni di cittadini come Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, attraverso i cittadini stessi, che parteciperanno alla campagna di monitoraggio del biossido di azoto, mettendo a disposizione delle rispettive municipalità ulteriori dati utili a al supporto di nuove e più efficaci misure di miglioramento della qualità dell’aria.
Come dicevamo si tratta di tre città in allarme, con Roma dove nel 2018 la concentrazione media annua di NO2 è andata ben oltre il limite di legge, attestandosi a 66 µg/m³. Anche Milano e Napoli non stanno molto meglio, posizionandosi rispettivamente con medie annuali di a 59 µg/m³ e a 56 µg/m³ conn le rispettive reti di monitoraggio urbano della qualità dell’aria. Nella nuova campagna di Cittadini per l’Aria, nella città di Milano il monitoraggio si estenderà anche all’agglomerato della città come descritto ai fini della zonizzazione sulla qualità dell’aria, mentre a Napoli si estenderà oltre che all’area metropolitana anche a Caserta.
Mentre nella prima edizione del progetto era stata coinvolta solo Milano, nella seconda si era passati all’assetto a tre con Milano, Roma e Brescia, in entrambi i casi sono stati raccolti dati preziosi per misure attuative dopo che gli stessi sono stati presentati alle amministrazioni, per l’adozione di misure di riduzione del traffico a Milano con la nuova ZTL Area B e a Roma per la nuova ZTL euro 3. I dati raccolti sono stati elaborati con il supporto sono stati elaborati grazie al contributo dei ricercatori della Divisione di Chimica dell’ambiente e dei Beni culturali della Società Chimica Italiana prima di essere presentati alle amministrazioni con il patrocinio della Commissione Europea.
Al motto “la salute dell’aria comincia da te”, singoli cittadini, famiglie, scolaresche, un’intera azienda aderendo tutti al progetto, possono fornire il loro contributo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo (previa registrazione nel sito www.cittadiniperlaria.org. Registrandosi, i partecipanti potranno ritirare, a fine gennaio, un kit di misurazione da collocare all’aperto, ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo semplici istruzioni. La qualità dell’aria può variare anche in maniera significativa spostandosi anche di poca distanza anche in funzione dei flussi di traffico veicolare. Per descrivere il più fedelmente possibile la variabilità dell’inquinamento atmosferico in ambito urbano, Cittadini per l’Aria invita tutti alla partecipare, con l’obiettivo di cercare di giungere entro il 2020 una mappatura dettagliata delle aree urbane coinvolte, che per essere centrato ha bisogno della collocazione del maggior numero di kit di misurazione secondo una logica più capillare e distribuita possibile, con il coinvolgimento delle singole componenti la partecipazione massiccia di cittadini, scuole, aziende.
Il periodo di osservazione della campagna previsto è di quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, con il campionatore passivo che raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell’aria nel punto prescelto. I campionatori raccolti saranno poi analizzati in laboratorio per risalire ai dati effettivi delle concentrazioni di NO2 misurate per ciascun punto di monitoraggio.
I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto andranno a costituire un database unico di preziose informazioni che verranno poi utilizzate dagli epidemiologi per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città oggetto della campagna 2019 e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni. I dati raccolti ed elaborati consentiranno inoltre di contribuire a migliorare le capacità predittive delle concentrazioni e dell’esposizione nelle stesse città, fornendo anche una descrizione precisa delle aree critiche facilitando la restituzione di informazioni utili alla pianificazione e raccomandazioni ai decisori politici.
Altro aspetto rilevante e non certo ultimo per importanza, è costituito dal fatto che nel corso dell’anno 2020 i partecipanti al progetto potranno divenire agenti del cambiamentoprendendo parte a incontri, laboratori, azioni di attivismo civico, potendo contribuire così all’adozione di nuove misure per la riduzione delle concentrazione di inquinanti atmosferici al motto “La salute dell’aria comincia da te“.
Sauro Secci