Monitoraggio atmosferico: dopo la bicicletta sensorizzata ecco l’ombrello con il chip italiano “Arduino”

Un ombrello che più che riparare dalla pioggia, è una vera e propria stazione di analisi dell’aria completamente portatile.


Proprio all’inizio dello scorso anno avevo parlato di una linea di ricerca tutta toscana, portata avanti dalii scienziati del CNR IBIMET di Firenze, relativamente alla “Web Sensor Bike”, una innovativa bicicletta  “Made in Tuscany”, con, a bordo un piccolo dispositivo animato dal nuovo processore “Arduino”, capace di rilevare i principali parametri meteo ed i principali inquinanti atmosferici urbani. Su quella stessa base, gli amici del CNR sono protagonisti di uno dei più interessanti progetti di smart city in corso nel nostro paese, nella splendida cornice siciliana di Siracusa (vedi post “Siracusa città smart 2.0: anche la meravigliosa Ortigia in questo abbraccio tra un grande passato e un futuro smart”) .

Questa volta però l’innovativo mezzo di monitoraggio atmosferico è costituito da un altro oggetto personale come l’ombrello e la bizzarra ed innovativa linea di ricerca proviene da un paese dove questo oggetto è molto usato, come la Danimarca. Si tratta di uno speciale ombrello messo a punto da alcuni studenti del Copenhagen Institute of Interaction Design (link sito), in grado appunto di monitorare e trasmettere ad un centro operativo centralizzato, il livello dei principali inquinanti atmosferici.

L’ombrello speciale è in grado di rilevare oltre a parametri meteorologici di riferimento fondamentali, come temperatura e umidità dell’aria, anche le concentrazioni di inquinanti come il monossido di carbonio (CO) e il biossido di azoto (NO2), nell’aria all’intorno del possessore. La micro postazione di monitoraggio installata in un piccolo contenitore, è posizionata lungo l’asta dell’ombrello, come spiegano gli stessi studenti autori dell’invenzione Simon Herzog, Saurabh Datta e Akarsh Sanghi

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Gli autori del dispositivo spiegano che hanno “installato un sensore piuttosto sofisticato, all’interno della scatola, che rileva diossido di azoto e monossido di carbonio così come temperatura e umidità”. Poi, continuano gli autori, “abbiamo scelto di concentrarci sugli inquinanti perché sono quelle cose che possono risultare meno evidenti per la media delle persone”.

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Il dispositivo è inoltre dotato di scheda Arduino Yun (foto a sinistra), una piattaforma di acquisizione segnali open source davvero portentosa, sviluppata in Italia dalla Smart Projects di Strambino (TO) (link sito) ed oggi oramai molto applicata in varie parti del mondo, dedicata al controllo e di LED posizionati nella copertura dell’ombrello che ne segnalano i risultati, evidenziando lo stato attuale dell’aria intorno all’utilizzatore.

Nel nuovo speciale ombrello è inoltre possibile collegare la sensoristica ad un sistema Wi-Fi, che ne rende possibile l’integrazione all’interno con il centro operativo della rete cittadina di rilevamento della qualità dell’aria segnalando i propri risultati unitamente ai riferimenti temporali di data e ora e la posizione del rilevamento. Secondo il team di sviluppo con Simon Herzog, il nuovo dispositivo apre una ulteriore opportunità conoscitiva ad integrazione di una mappatura sempre più attendibile e precisa della qualità dell’aria in ambito urbano. Una volta che lo strumento sarà diffuso potendo fornire molteplici risultati in vari punti del centro urbano potrà essere alla base anche di una iniziativa imprenditoriale, anche se per il momento, come precisa lo stesso Herzog “non intendiamo tuttavia aprire in questo momento una compagnia, ma penso che l’idea di raccogliere dati dalla gente, come fulcro di una raccolta di dati di massa per un bene superiore, sia assolutamente valido e soltanto una delle molte possibili applicazioni”.

Ancora una volta una linea di ricerca con un tocco di quella straordinaria creatività italiana che incredibilmente, tra i confini nazionali non riesce a fare sistema.

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