L’inferno stradale: perchè bisogna spengere il “Forno stradale” e aumentare l’effetto Albedo
Chi è che uscendo in strada soprattutto nei periodi più caldi non ha esclamato : Che caldo insopportabile…sembra di essere in un forno !!!!
Poi guardando bene si nota l’asfalto sciolto, colato che incolla e ricopre in alcuni casi i tombini. L’aria calda salendo dalla strada vibra rendendo la vista imprecisa e simulando una lente che distorce le immagini. Questo fenomeno microclimatico è diffuso nei centri urbani legato all’effetto che prende il nome di «isola di calore urbana (UHI). I pneumatici delle vetture che passano emettono un suono (cic ciac) simile a quello che si ha quando la strada è bagnata.
Perchè l’asfalto bituminoso con il quale sono fatte principalmente le strade comincia a fondere a circa 50 C°.
La temperatura delle strade dipende dall’assorbimento della radiazione solare, la cui riflettanza è detta Albedo, radiazione che mediamente vale circa 1000 W/m2.
Al Festival di Ecofuturo che si è svolto a Padova dal 14 al 18 luglio di questo anno abbiamo misurato la temperatura dell’asfalto e dell’aria con una termocamera. Come possiamo vedere dalla foto l’aria aveva una temperatura di 25 C° mentre l’asfalto raggiungeva i 54 C°. Addirittura l’auto utilizzata, di colore bianco, parcheggiata 3 ore in pieno sole aveva una temperatura interna di 64 C°.
Per mitigare l’azione aggressiva della temperatura basta scegliere una pavimentazione che possa rinfrescare la propria superficie, come ad esempio calcestruzzi drenanti colorati di colore chiaro. Si tratta di calcestruzzi che, con le prestazioni applicative consolidate, combinano superfici a elevato potere riflettente, “più fresche”, che possano contrastare le isole di calore».
I Laboratori di ricerca Enea hanno pubblicato alcuni valori su molteplici tipologie di coperture stradali, misurando la Riflettanza solare (SR) con la quale si esplicita la radiazione solare che colpisce un corpo e la sua parte riflessa. Si esprime con valori che vanno dall’assorbimento totale uguale a 0, a valori più elevati di riflettanza superiori a 50/60.
Quindi si passa dall’Asfalto nuovo nero appena posato con valore 0 all’Asfalto vecchio che ha assorbito polveri ed è schiarito con valori uguali a 6. Mentre le nuove coperture drenanti colorate hanno valori superiori a 60. Queste coperture stradali anche drenanti possono abbattere fino a 20/30 C° e mediamente 10/15 C°, \riducendo verosimilmente la bolla di calore delle città che aggiunta a quella degli impianti di condizionamento aumenta la temperatura cittadina di 3/4 C° rendendo le metropoli invivibili senza pensare al micidiale riscaldamento globale provocato.
Accompagniamo il pezzo di Giuliano Gabbani con foto da termocamera tti scattate domenica 2 agosto ad Arezzo dalle 14,40 alle 15,00 Il percorso inizia con l’immagine del pavimento geotermico di casa che segna 24,6°. La temperatura media della stanza è 27°C

appena si esce in giardino all’esterno il manto erboso non tanto erboso comunica al sole 43,2 e all’ombra appena passato il sole siamo a 27,2 gradi

apriamo la porta esterna ed usciamo per strada misuriamo accecati dal sole e colpiti dal caldo l’asfalto all’ombra e segna 45°

misuriamo, sempre più colpiti, l’asfalto al sole che segna 64,1°

facciamo altre prove colpiti dalla mostruosità del dato come si vede dalle altre immagini.

Spostiamo l’obbiettivo sul cordolo del marciapiede in marmo e sempre al sole segna 50,2* mentre il tombino in ghisa spara 67,1°

La temperatura segna puntando generosamente su un giardino 38,5° nella temperata Arezzo ormai colpita dai cambiamenti climatici, mentre l’asfalto da quella parte raggiunge i 66,8°

Insomma come vedete l’asfalto è un enorme termosifone a pavimento anzi a strada che va letteralmente a fuoco sotto il sole e che non cala come gli altri componenti. La terra all’esposizione solare, con una temperatura esterna 38,5 °C arriva a 43°C mentre all’ombra il dato crolla subito a 27 °C.L’asfalto al sole arriva a 66,8 °C sempre con una temperatura esterna a 38,5 °C mentre il marmo del cordolo del marciapiede arriva oltre 50 °C per tornare all’ombra a 36.
Conclusioni
il petrolio è una catastrofe climatica e lo sappiamo, ma le strade asfaltate a bitume sono una colossale idiozia impiantistica che rende le città più calde di almeno 4 gradi rispetto ai dintorni di giorno e di più ancora la notte. Una follia aumentata dai motori dell’aria condizionata che come si vede sparano comunque a temperature importanti vere e proprie stufe all’esterno per fare fresco dentro .NON E’ VERO CHE NON CI SONO SOLUZIONI ecco a voi i link per informarvi……che ne direste di impiegare almeno la metà del tempo impiegato per contrastare il 5G che verrà nel contrastare la mostruosità presente sotto ai nostri piedi di giorno e di notte?Con il nuovo asfalto senza bitume e drenante città con strade colorate e non per forza nero petrolio, città che abbattono le polveri sottili e che assorbono 400 litri di acqua al m2 e città molto più fresche la notte e decisamente meno ferocemente calde di giorno. Link nostri articoli per approfondire:
- Drena: la nuova pavimentazione ecologica drenante alternativa all’asfalto, dagli innumerevoli vantaggi ambientali
- Svolta sostenibile anche per le pavimentazioni stradali: l’alternativa green all’asfalto con Paolo Cinquini di Saver
- Riscaldamento globale ed effetti sulle città: pubblicata una nuova ricerca
- “Spolveriamoci”: i grandi divulgatori ambientali e le polveri sottili in città
Giuliano Gabbani