L’ecodragaggio dei bacini interni per la salvaguardia dalle alluvioni e dalla siccità

12 milioni di metri cubi di fanghi sono bloccati nella diga di La Penna, lungo il corso dell’Arno, ingombrandone le capacità di invaso per oltre il 90%. La situazione di questa diga è il paradosso da cui, in fondo, nasce la nuova tecnica di ecodragaggio.

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Dato che senza un prelievo a circuito completamente chiuso dei fanghi, ogni altra azione di dragaggio rappresenterebbe la morte dell’ecosistema fluviale a valle del dragaggio stesso. 

La situazione è quindi, ad oggi, paralizzata con le coste che non ricevono i sedimenti sequestrati dagli sbarramenti non più ripuliti dai sedimenti da oltre mezzo secolo e gli sbarramenti, divenuti progressivamente inutili, sia allo stoccaggio idrico a fini idropotabili nei mesi estivi sia alla difesa dalle alluvioni nei mesi piovosi.

L’economia circolare che nasce dagli ecodragaggi è quindi la chiave di volta per fermare lo sfregio del territorio con nuove cave di prelievo e l’avvio concreto della restituzione dei sedimenti sequestrati alle coste, curando finalmente l’erosione. 

La “Banca delle sabbie”, che ha avuto la sua genesi ad Ecofuturo prima e a poi ad Ecomondo nel 2017, verrà presentata nella sua capacità operativa, nel convegno “Dall’ecodragaggio di porti e bacini la soluzione per l’erosione costiera” del 16 marzo prossimo presso il Consiglio Regionale della Toscana e sarà il luogo virtuale dove domanda ed offerta di sedimenti si incontreranno. 

La contemporaneità della richiesta da parte ad esempio dei balneari e degli operatori turistici in genere e della disponibilità di sabbia dagli ecodragaggi del nuovo sistema a circuito chiuso inventato in Toscana consentirà non tanto di vendere quanto di fornire gratuitamente la sabbia stessa per gli interventi necessari. 

La svolta prodotta dagli ecodragaggi, brevettati a livello mondiale da una azienda toscana, la cui tecnologia verrà presentata sempre nel convegno del 16 marzo, è stata valorizzata dal nuovo Rapporto Italia 2018 di Eurispes, con la sezione che alleghiamo e che sarà distribuita a tutti i partecipanti al Convegno.

L’Associazione Giga ed Ecofuturo si battono da oltre sette anni per la svolta degli ecodragaggi, organizzando iniziative e convegni, sia a livello italiano che internazionale.

La produzione di macchine per riconvertire a livello mondiale il settore dei dragaggi, ha la potenzialità per creare in Toscana un vero e proprio grande distretto industriale, con importanti ricadute occupazionali. 

Ringraziamo il Gruppo Consiliare Sì Toscana per la collaborazione alla organizzazione dell’evento e i rappresentanti degli altri gruppi politici che saranno presenti al confronto.

Leggi il programma e registrati all’evento

Scarica il “Rapporto Italia 2018 – Scheda 47 “Acque amare. Le nuove tecnologie al servizio del mare”

Fabio Roggiolani

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